Devo dire che "Il pendolo" di Eco l'ho affrontato con entusuasmo dopo aver letto due volte "Il nome della Rosa" (quando uscì il libro e quando uscì il film)tuttavia mi ha lasciato un po' deluso, infatti, oltre l'enorme capacità di generare cultura in ogni riga dell'Umberto, mi è parso un libro più "costruito" e meno brillante e divertente del primo. Però va benissimo come l'opera omnia di Dostojeskjifigliuolo!
A parte gli scherzi rimane il diritto del lettore di piantare un libro che annoia, indipendentemente dal blasone del titolo o dell'Autore.
Bella sequenza di letture Marcaccio!!! Etreogenee, incongruenti come le mie
Se si riuscisse ad estraniarsi dalle cure quotidiane, dallle pressioni che ci circondano fra lavoro, studio, famiglia, allenamenti, come sarebbe schifosamente piacevole scegliere le letture più "sbagliate" quelle che non servono per sfoggiarle in dotte conversazioni, quelle che ispirano perversamente! Dalle Vite parallele di Plutarco alla saga di Patricia Daniels Cornwell, dalla Montagna Incantata Thomas Mann (bello davvero) ai racconti di Oscar Wilde, fino ai fumetti di Jean Giraud in arte Moebius, e parlando di fumetti, evviva Milo Manara!!!![]()
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