Citazione Originariamente Scritto da tattoos
In effetti quoto Manga: lui stesso ha sempre fornito spunti assolutamente in linea con l'articolo di Albanesi (il grasso strutturale).

non la penso totalmente come albanesi ed esprimerò il mio pensiero......
io sono uno studioso ( se dio vuole nel 2007 mi laureo dietista sono inoltre personal trainer cerificato ISSA da questo maggio...)ed un atleta da 25 anni(visto che nell'addome di mia mamma si sentiva dei calcioni pazzeschi... già li si vedeva il potenziale genetico delle gambe ) so cosa significa essere 100kg di grasso so cosa significa pesare 85kg di muscoli abbastanza definiti....so tutte queste cose perchè le ho provate in prima persona.
Albanesi forse no...ma dice cose giuste e sensate al 99.9%...e qui in questo forum spesso leggo cazzate pure al 99.9%...
cercherò di ricostruire l'articolo nei vari punti:


cominciamo a mettere anche qui l'articolo...è questo:

Muscoli senza grasso ovvero: l'illusione del body builder natural (che cioè non assume sostanze proibite).


La teoria



Per trattare correttamente l'argomento occorre fare alcune premesse.

Perché si abbia crescita muscolare si deve sopperire il dovuto quantitativo di proteine in presenza di ormoni anabolizzanti (naturali o sintetici).

Nei giovani il quadro ormonale porta abbastanza naturalmente alla magrezza; già un adulto che assume troppe proteine si ritrova invece con muscoli, ma anche con grasso. Questo perché la produzione di ormoni anabolici decresce con l'età.

Non esistono sostanze naturali per incrementare significativamente la produzione di ormoni anabolici.

L'allenamento è in grado di produrre un aumento dei livelli di ormoni anabolici, aumento che comunque ha un chiaro limite individuale.

Perché si abbia diminuzione della massa grassa occorre bruciare il grasso tramite esercizio fisico, tramite un quadro ormonale opportuno o tramite sostanze bruciagrasso.

Chi non vuole modificare il quadro ormonale con pratiche dopanti, usa sostanze (lecite e non) per bruciare il grasso in quei settori dove è necessario essere magri (body building).

Attualmente non esistono dimagranti leciti che consentano di bruciare il grasso in maniera significativa.

L'altra alternativa per essere magri è fare attività aerobica (l'attività di potenza non permette di bruciare granché).

L'attività aerobica si oppone alla crescita muscolare, infatti nessun maratoneta, per quanto faccia potenziamento muscolare, riesce ad avere muscoli da sollevatore di pesi.

Questi punti sono il frutto di quanto la scienza medica ha appurato in questi ultimi vent'anni (a dispetto delle ottimistiche pubblicità di integratori, pillole bruciagrasso e modelli alimentari la cui efficacia non è mai stata provata, come la dieta a zona).



La pratica



I punti 1 e 2 ci dicono che possiamo fornire quante proteine vogliamo, ma questo risulta essere abbastanza inutile se non ci sono ormoni a sufficienza. Quindi si cerca di aumentare la produzione di quest'ultimi.

Il punto 3 ci dice che non è possibile aumentare naturalmente la produzione ormonale né con l'alimentazione, né con l'integrazione. Un esempio è fornito dal presunto (falso) incremento della produzione di ormone della crescita a seguito dell'assunzione di aminoacidi in una persona sana. Del resto se fosse possibile veramente modificare significativamente il quadro ormonale, molte malattie ormonali sarebbero curate con l'integrazione o con l'alimentazione (anziché con la somministrazione di ormoni), cosa che non è.

Il punto 4 ci dice che quando un sedentario inizia ad allenarsi i suoi muscoli crescono facilmente senza grasso, ma ben presto si ha una saturazione anabolica e le proteine fornite possono andare verso l'anabolismo, ma anche verso l'eccesso di grasso.

Il sogno infranto - Il sogno di molti body builder di essere eccezionalmente muscolosi e "naturalmente" (cioè senza doping) magri è facilmente smontato da tutti gli altri atleti degli sport di forza (pesisti, sollevatori di pesi ecc.); in questi sport l'atleta raggiunge il massimo della forza e dello sviluppo muscolare, ma non è definito (cioè l'aspetto grasso del corpo è ben visibile!). È importante cioè non mitizzare l'allenamento. Se si pensa che, nell'ipotesi di allenamento ottimale, solo un soggetto su 10.000 può correre la maratona in meno di 2h20' (un tempo forse nemmeno a livello italiano), si intuisce facilmente che è illusorio pensare che tutti (o la gran parte) degli atleti (magari over 30...) possano diventare muscolosi e definiti come body builder professionisti. La gran parte dei soggetti otterrà una buona muscolatura, ma nulla più. Se vorrà aumentarla ancora, dovrà convivere con un po' di grasso.

Il punto 7 ci dice che non ha senso rivolgersi a sostanze bruciagrasso. Da notare che i punti 3 e 7 sono la posizione ufficiale della scienza medica attuale, mentre in palestra si continua sognare, perché?

Perché le pratiche dopanti sono "giustificate" con l'uso di integratori leciti che avrebbero effetti miracolosi.

Perché il business degli integratori e dei dimagranti è enorme e si può sostenere mal interpretando ricerche leggere.

Perché body builder che sono nella fase di accrescimento muscolare senza aumento di grasso ritengono che ciò possa avvenire per sempre.

Perché molti body builder, senza accorgersene, mettono su, oltre ai muscoli anche grasso (che spesso non si vede perché si mischia finemente ai muscoli).

In sostanza i nove punti della teoria ci dicono che:

ognuno di noi ha un massimo di massa magra senza muscoli fissato dalla genetica individuale;

oltre tale limite non è possibile incrementare naturalmente la massa magra senza portare con sé il grasso.

Infatti l'atleta citato in letteratura che è riuscito a costruire la maggior massa magra è un atleta di sumo (Kendo, 1994) con 121,3 kg di massa magra, ma un sacco di grasso!



I consigli della dieta italiana



Al body builder la dieta italiana consiglia pertanto di:

alimentarsi correttamente aumentando in funzione dell'allenamento la quantità di proteine (mai comunque oltre il 20%);

trovare il massimo sviluppo muscolare compatibile con un 12% di massa grassa (soggetto magro);

fermarsi a questo massimo, accettando i propri limiti.

L'ultimo punto è fondamentale per il Well-being: che senso ha essere sportivi se non si è persone equilibrate?



Il grasso è penalizzante negli sport di forza?



Quindi se si vuole salire come massa magra oltre certi valori occorre portare con sé un po' di grasso. In molti sport questo grasso non è penalizzante come nella corsa, anzi. Per capirlo occorre rifarsi alla meccanica e considerare che l'energia cinetica è uguale alla metà della massa per la velocità al quadrato. Se l'atleta vuole trasferire energia al peso o al disco, deve essere sì veloce, ma anche pesante: il peso (qui un fisico mi correggerebbe dicendo che sarebbe meglio parlare di massa, che è il peso diviso per l'accelerazione di gravità che è una costante, in un dato luogo) non è cioè un limite, se non penalizza la velocità; infatti i discoboli devono essere più "snelli" dei pesisti perché il gesto del lancio del disco è più tecnico e più veloce di quello del lancio del peso.

Inoltre per altri sport (sumo, boxe nei massimi ecc.) occorre considerare il teorema di conservazione della quantità di moto. Se una pallina piccola boccia una grande, la pallina piccola praticamente si ferma mentre quella grande si muove di poco (alcuni mi diranno che non è necessario conoscere la meccanica per capire questa grande verità: ma è necessario conoscerla, se io voglio capire quant'è quel "poco" di cui si muove la palla grande!): viene conservata la quantità di moto che è una grandezza fisica data dalla massa per la velocità. Se la massa della pallina piccola è un decimo della massa della palla grande, questa quando ripartirà avrà velocità circa un decimo di quella piccola, quindi si sposterà di poco. Viceversa se una palla grande colpisce una pallina piccola questa schizza via a una velocità molto più elevata di quella di arrivo della palla grande. Ora se un lottatore di sumo fosse poco pesante (o leggero, vedi pubblicità da Oscar del Duplo Ferrero), verrebbe spostato come una piuma da un suo collega più pesante e non avrebbe nessuna possibilità di lottare alla pari. Altro esempio è il pivot sotto canestro. Ho smesso di giocare a basket perché tutte le volte che entravo velocissimo (l'unica qualità che avevo) e incontravo un pivot mastodontico, facevo la fine della pallina piccola: i miei cocci si fermavano miseramente, mentre il pivot non si era spostato di un millimetro e chiamava all'arbitro lo sfondamento.



adesso chi non è dello stesso avviso su qualcosa inizi ad esprimersi