Una linea guida per la quale mi sono battuto spesso e mi son fatto anche nemici, è che se in 3-5 sedute terapeutiche il problema non ha una discreta risoluzione (ie spesso dovrebbe risolversi) meglio cambiare.
In generale, dovrebbe essere il terapista stesso a dire che oltre un certo punto non può andare e che probabilmente è meglio farsi visitare da un collega che lavori diversamente.
Non è un segno di "inettitudine" ma di onestà, nessuno può "guarire" tutto.
Personalmente mi avvalgo di amici chiropratici, medici, terapisti del tessuto connettivo, Riprogrammatori Posturali ecc.
Solo facendo terapia i problemi vengono a galla e si spiana la strada verso la "guarigione", indipendentemente dal terapista e dalla terapia.
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