Sì, caro VIERI, però il fenomeno dell'allargamento degli orizzonti gnoseologico fa sì che si imponga la specializzazione, piuttosto che il generalismo.
Il fattore "verticale", nato negli Stati Uniti, patria della specializzazione per antonomasia, sta prevalendo anche qua, poiché sarà sempre più difficile avere od ottenere conoscenze ampie e generali.

E parallelamente, occorre tener conto anche dell'etica prevalente: nella società occidentale (e parlo di questa, perché non conosco a sufficienza le altre) il sistema premiante è basato sempre più sul verticismo di conoscenze, peraltro rese sempre più velocemente obsolete dall'avvicendamento tecnologico.

Questo si porta dietro anche altri sottofenomeni:

1. se le conoscenze cambiano velocemente, i ritmi ed i tempi di apprendimento o di aggiornamento devono variare con la stessa velocità;
2. la specializzazione è talvolta così spinta che è possibile bluffare senza temere smentite;
3. le persone che non hanno capacità di adattamento, in funzione delle precedenti considerazioni, sono decisamente destinate a soccombere.