mi permetto di dire la mia riguardo la presunta efficacia delle (o di alcune) arti marziali in casi di scontri reali.
schematicamente:
-1- in uno scontro REALE (intendendo per la strada, quando ti sale l'adrenalina e non capisci più niente, il pericolo di farsi male o peggio è plausibile e ti dimentichi tutti quello che puoi aver imparato in palestra) conta al 90% il temperamento: un karateka (o chiunque sia) esperto ma buono e tranquillo le prenderà come un bimbo da un qualsiasi ragazzetto di strada o zingarello (senza offesa) abituato a stare in mezzo alla gente per strada e a "sopravvivere". QUESTO E' UN FATTO.
-2- è sempre l'artista marziale a fare l'arte e non viceversa. Esistono certamente arti più efficaci di altre, però è sempre una questione di capacità individuali.
-3- come ebbe a dire uno che ne capisce (Mike Faraone ed anche Emin Boztepe) il 99% delle arti marziali in "commercio" sono inutili. Sono più che altro discipline sportive. Ed a quel livello perdono completamente efficacia come sistemi di autodifesa. In mezzo alla strada saper fare la spaccata o tirare un calcio alle stelle significa non solo perdere tempo, ma probabilmente prendere un sacco di botte. Di conseguenza roba tipo taekwondo, capoeira et similia sono poco più di balletti coreografici.
-3- un valore aggiunto è la lotta al suolo e il grappling più che gli atemi a mio avviso. Sarà sempre difficilissimo beccare un punto particolare del corpo dell'avversario. Ma essere in grado di spezzare un articolazione in seguito ad una proiezione o una leva sarà sempre della massima efficacia.
-4- un combattimento reale non è un DUELLO, ma uno scontro in cui "vale tutto": sputi, insulti, morsi graffi etc...è ciò che mi hanno detto alla mia prima lezione di WT. Verissimo.
imho