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Discussione: Circuito:questo sconosciuto! + discussione sulle arti marziali

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  1. #1
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    Quello di cui hai scritto male il nome è il pentjak silat...anche se definirlo è difficile, visto che racchiude sotto il nome tutto l'insieme delle scuole marziali da malaysia a indonesia; diciamo che sono diversi filoni, accomunati non tanto tecnicametne quanto geograficamente...
    Uno di questi è una mezza risposta alla tua domanda! Nella giungla del Borneo nacque una scuola di combattimento tipica della tribù Dayake (e anche di un'altra regione di cui non ricordo il nome); più che una vera scuola è un'insieme di nozioni molto pratiche e con una punta di esoterimo, nel quale si accentua in particolare l'utilizzo del Mandau, che è una sorta di coltellaccio, un machete che gli indigeni usavano con molta abilità.
    Se però dovessi indicare l'ultima persona al mondo che vorrei avere davanti con un coltello in mano allora direi l'Escrima dei Moros...
    Durante la guerra in vietnam i marines americani incontrarono, tra le varie tribù ostili, proprio tali Moros; di questi indigeni facevano parte i Juramentados, il "corpo d'elitè" della tribù, un gruppo di fanatici guerrieri che usavano con tecnica e efficacia micidiale, superiore a qualsiasi cosa mai vista prima, il Bolo (un corto machete). Dopo la guerra, diversi maestri di tale tecnica sono stati "importati" all'estero, e tuttora la Delta Force americana, nell'insegnare lo stile di combattimento con una lama, sfrutta gli insegnamenti di maestri di Escrima derivanti proprio dalla micidiale scuola dei Juramentados.
    Tra le altre boh...mi viene in mente il Kalarypayat (di origine indiana) nel quale una discreta parte delle tecniche è imperniata sull'uso del Bundi, un pugnale stranissimo a forma di cuneo la cui impugnatura ripara tutto il polso e sale fino all'avambraccio.
    Asd scusa x la prolissità ma mi esalto quando parlo di arti marziali

  2. #2
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    Citazione Originariamente Scritto da Alex1981
    Quello di cui hai scritto male il nome è il pentjak silat...anche se definirlo è difficile, visto che racchiude sotto il nome tutto l'insieme delle scuole marziali da malaysia a indonesia;
    si è vero......ci sono tanti stili:il mio maestro mi ha parlato molto bene del pentjak silat(basato su calci e pugni)e lo ha descritto come l'arte marziale più pericolosa che ci sia(per via di colpi proibiti e proiezioni che posson anche ucciderti)


    Se però dovessi indicare l'ultima persona al mondo che vorrei avere davanti con un coltello in mano allora direi l'Escrima dei Moros...
    non lo conosco ma ne ho sentito parlare.....

    Durante la guerra in vietnam i marines americani incontrarono, tra le varie tribù ostili, proprio tali Moros; di questi indigeni facevano parte i Juramentados, il "corpo d'elitè" della tribù, un gruppo di fanatici guerrieri che usavano con tecnica e efficacia micidiale, superiore a qualsiasi cosa mai vista prima, il Bolo (un corto machete). Dopo la guerra, diversi maestri di tale tecnica sono stati "importati" all'estero, e tuttora la Delta Force americana, nell'insegnare lo stile di combattimento con una lama, sfrutta gli insegnamenti di maestri di Escrima derivanti proprio dalla micidiale scuola dei Juramentados.
    Tra le altre boh...mi viene in mente il Kalarypayat (di origine indiana) nel quale una discreta parte delle tecniche è imperniata sull'uso del Bundi, un pugnale stranissimo a forma di cuneo la cui impugnatura ripara tutto il polso e sale fino all'avambraccio.
    mi pare di capire che gli indiani la sapevano lunga con le armi a corta distanza
    Asd scusa x la prolissità ma mi esalto quando parlo di arti marziali
    figurati.........mi piacciono anche a me
    ps.senti....secondo te è possibile conciliare l'escrima e il bb o pwl(vabbè una via di mezzo insomma)?l'escrima in qualche modo può darti dei problemi a livello di massa muscolare?

  3. #3
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    [QUOTE=Venom5]
    ps.senti....secondo te è possibile conciliare l'escrima e il bb o pwl(vabbè una via di mezzo insomma)?l'escrima in qualche modo può darti dei problemi a livello di massa muscolare?
    L'escrima si bada su agilità e strategia, mettendo in secondo piano la forza (infatti ci sono moltissime donne che lo praticano con successo); quindi non è la disciplina ideale per chi è tozzo e pieno di muscoli, ma con tutto il rispetto non credo che sei così grosso da essere limitato nei movimenti no???
    Comunque ora non conosco benissimo la realtà delle scuole di escrima in italia ma considera che, nell'escrima originale, vengono prima impartite le tecniche armate (bastone e machete, perlopiù); solo una volta che queste sono state assimilate, ed è stato ben compreso il concetto degli angoli d'attacco su cui si basa l'escrima, il tutto potrà essere parallelamente applicato al combattimento a mani nude.

  4. #4
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    [QUOTE]
    Citazione Originariamente Scritto da Alex1981
    quindi non è la disciplina ideale per chi è tozzo e pieno di muscoli, ma con tutto il rispetto non credo che sei così grosso da essere limitato nei movimenti no???
    grosso no......ma sono sempre limitato nei movimenti.


    Comunque ora non conosco benissimo la realtà delle scuole di escrima in italia ma considera che, nell'escrima originale, vengono prima impartite le tecniche armate (bastone e machete, perlopiù);
    si.....ho capito.....ma a me interesserebbe un arte marziale fondata esclusivamente sull'uso del coltello(ma te pare che vado in giro con un machete? o con un bastone?).

  5. #5
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    Bè ma il machete E' un coltello, solo un pò più grande...possiamo definirlo un coltellaccio, più grande di una tipica lama corta da Espada y Daga ma più piccolo di un gladio; per quel che riguarda il consiglio boh, il migliore attualmente è sempre il kali filippino in quel genere, anche se non si fossilizza solo sul coltello.
    X il resto ti faccio qualche copia/incolla informativo ^^
    *****
    La tradizione italiana del combattimento individuale:
    l'Arte segreta della scherma di coltello in Italia.
    BO, 2003 - Antonio G. G. Merendoni
    Durata di 84 minuti circa.
    Testo in lingua italiana e inglese - 30 Euro

    In questa videocassetta, dopo una breve introduzione storica sui diversi metodi schermistici di coltello italiano, seguono le rarissime riprese filmate delle loro pazziature (cioè l'elegante modo di muoversi nel combattimento) e di varie azioni della tirata (cioè il combattimento). I filmati riprendono le esecuzioni di maestri o esperti, continuatori di una tradizione marziale che non è ancora scomparsa.

    *****"L'arte segreta del coltello in Italia"
    Un precedente che influenzò i metodi sul maneggio del coltello italiani,fu la scherma di daga e pugnale,insegnata dai maestri d'armi dal '300 al '600.Proprio nella seconda metà del XVII tale modo di combattere fu adattato,in ambito popolare ,al sempre più frequente uso del coltello come arma(sia a lama fissa che a serramanico).
    Così iniziarono a crearsi dei metodi sul maneggio del coltello che nell'800 si svilupparono in un'arte elegante e letale continuando a migliorarsi sino ai primi decenni del 900.Definendo da questo sviluppo una suddivisione dell'Italia in zone principali,risulta che lo sviluppo di una vera arte del maneggio del coltello(adoperando armi specifiche come il coltello alla genovese,il catalano lo zompafuosso,la sfarziglia ,il rasolino,il salitano,la molletta ecc.)si verificò in 6 regioni:Corsica(coltello simile al genovese),Lazio,Campagna;Puglia,Calabria e Sicilia.
    Al nord l'apprendimento di tali tecniche era prerogativa sia della malavita(come quella milanese che adoperava il maresciall)che di certe popolazioni ,i romagnoli e gli abruzzesi.Le ragioni di questa particolare situazione sono complesse,ma in generale sono da condurre alla mentalità di quelle popolazioni,presso le quali la difesa dell'onore,era un concetto tenuto in gra conto ,anche in ambiente popolare,laddove sentirsi superiore dipendeva proprio dalla capacità di duellare,come accadeva per quanti seguivano il codice cavalleresco nei ceti sociali elevati.
    In ognuna di queste regioni,sia nelle principali città che nelle cittadine di provincia,esistevano scuole(ovviamente clandestine)dove s'insegnava ad usare il coltello,seguendo un preciso metodo che ne contraddistingueva l'area di provenienza.
    Dieci le scuole: corsa romana,napoletana salernitana,foggiano-barese,brindisino-leccese,tarantino,calabrese,palermitano e catanese.Oltre a queste vi era poi quella degli zingari.Le diramazioni furono numerose,anche perché dall'insegnamento di un maestro,nascevano diverse varianti ad opera degli allievi.
    L'istruzione al combattimento si suddivideva in:uso del solo coltello ,del coltello e giacca,o altro indumento avvolto al braccio sinistro per difesa,nel modo di adoperare il coltello nelle risse in osterie ed altri luoghi e in quello da usarsi quando si è ammanettati ai polsi.

    ****

  6. #6
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    Citazione Originariamente Scritto da Alex1981
    L'istruzione al combattimento si suddivideva in:uso del solo coltello ,del coltello e giacca,o altro indumento avvolto al braccio sinistro per difesa,nel modo di adoperare il coltello nelle risse in osterie ed altri luoghi e in quello da usarsi quando si è ammanettati ai polsi.
    ottimo......è quello che cercavo

  7. #7
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    si.....ho capito.....ma a me interesserebbe un arte marziale fondata esclusivamente sull'uso del coltello(ma te pare che vado in giro con un machete? o con un bastone?).
    Ma perchè, vai in giro con un coltello?
    Bè comunque se miri all'autodifesa immagino saprai l'abisso che passa tra l'abilità in palestra e la reale capacità di fronteggiare situzioni di pericolo concreto; anzi, sarebbe quasi meglio aprire un topic apposito su tale cosa, così si sfatano alcuni miti...tipo il campione di arti marziali che stende 20 persone in una rissa, oppure quello che la sera prima ha massacrato di botte 4/5 persone e nemmeno gli fanno male le mani...

  8. #8
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    Citazione Originariamente Scritto da Alex1981
    Ma perchè, vai in giro con un coltello?
    non si sa mai


    Bè comunque se miri all'autodifesa immagino saprai l'abisso che passa tra l'abilità in palestra e la reale capacità di fronteggiare situzioni di pericolo concreto
    si...purtroppo si.
    anzi, sarebbe quasi meglio aprire un topic apposito su tale cosa, così si sfatano alcuni miti...
    perchè no?aprilo

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