Quello di cui hai scritto male il nome è il pentjak silat...anche se definirlo è difficile, visto che racchiude sotto il nome tutto l'insieme delle scuole marziali da malaysia a indonesia; diciamo che sono diversi filoni, accomunati non tanto tecnicametne quanto geograficamente...
Uno di questi è una mezza risposta alla tua domanda! Nella giungla del Borneo nacque una scuola di combattimento tipica della tribù Dayake (e anche di un'altra regione di cui non ricordo il nome); più che una vera scuola è un'insieme di nozioni molto pratiche e con una punta di esoterimo, nel quale si accentua in particolare l'utilizzo del Mandau, che è una sorta di coltellaccio, un machete che gli indigeni usavano con molta abilità.
Se però dovessi indicare l'ultima persona al mondo che vorrei avere davanti con un coltello in mano allora direi l'Escrima dei Moros...
Durante la guerra in vietnam i marines americani incontrarono, tra le varie tribù ostili, proprio tali Moros; di questi indigeni facevano parte i Juramentados, il "corpo d'elitè" della tribù, un gruppo di fanatici guerrieri che usavano con tecnica e efficacia micidiale, superiore a qualsiasi cosa mai vista prima, il Bolo (un corto machete). Dopo la guerra, diversi maestri di tale tecnica sono stati "importati" all'estero, e tuttora la Delta Force americana, nell'insegnare lo stile di combattimento con una lama, sfrutta gli insegnamenti di maestri di Escrima derivanti proprio dalla micidiale scuola dei Juramentados.
Tra le altre boh...mi viene in mente il Kalarypayat (di origine indiana) nel quale una discreta parte delle tecniche è imperniata sull'uso del Bundi, un pugnale stranissimo a forma di cuneo la cui impugnatura ripara tutto il polso e sale fino all'avambraccio.
Asd scusa x la prolissità ma mi esalto quando parlo di arti marziali![]()



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