Concordo con Enrico, ma va anche detto che ad un allenamento BII bisognerebbe arrivarci per gradi. Antonio, potresti fare ad esempio 3 sessioni da un' ora ciascuna; oppure se già ti senti pronto (ma francamente lo escluderei) per il BII vero e proprio, dovresti eliminare qualche serie e/o qualche esercizio.

Veniamo all' argomento del thread. La progressione doppia è un ottimo metodo per... progredire, appunto. Fino a qualche mese fa era l' unica forma di progressione che utilizzavo, dato che consente (obbliga, quasi) l' esaurimento in ogni serie e non necessita dei microcarichi. Qual è lo svantaggio? Facile: a volte incrementare di una ripetizione può equivalere (anche a seconda del soggetto) a 2-3 kg di incremento del carico, ovvero ciò che potresti aumentare in 2-3 settimane!
Ora, se tieni presente questo non c'è problema. Ma ti assicuro che è facile credere di essere in stallo perché non si riesce a fare quella dannata ripetizione in più! Allora si cerca di farla comunque, con le forzate o peggio ancora con il cheating, e l' allenamento ne risente. La soluzione? Lavorare con un range di ripetizioni medio alto, diciamo sempre sopra le 8. In questa maniera ci vuole di meno a progredire (è molto più facile passare da 10 a 11 ripetizioni piuttosto che da 5 a 6, ad esempio).
Altrimenti c'è il classico allenamento a ripetizioni fisse, con il progresso del carico, al quale mi sono recentemente riconvertito e per il quale in genere servono i microcarichi. Ma, per rispondere alla tua domanda, la progressione doppia resta un metodo molto valido.


PS: anche se quello che hai postato è solo un esempio, 4 kg di incremento sono troppi su un range di ripetizioni 6-8. Meglio 2 kg.