Certamente tutti noi conosciamo delle guerre del mondo.Qualcuno crede che il proprio pensiero sia verità assoluta,che l'apertura verso un'idea diversa sia impossibile,qualcuno crede che il denaro e il mercato siano tutto e che,in fondo,le libertà di pensare,di credere,di essere di un popolo ,di una semplice e piccola persona possano facilmente essere prima ignorate e poi calpestate.
Quel qualcuno,però,bisogna dirlo,è sempre una persona seria,rispettabile ed amata,ben voluta da tutti.Quel qualcuno è semplice nell'aspetto,nella sua camicia azzurra e nei suoi ben stirati pantaloni.Quel qualcuno ha una grande casa ed una bella macchina.Egli vive in una città,nella quale si sente sicuro;quel qualcuno,infatti,sa benissimo che la maggioranza è come lui,una persona NORMALE.Ogni tanto,purtroppo,capita che qualche donna immigrante giri per le strade di notte,vendendo il proprio corpo per qualche denaro.Dannazione:ci sono tantissimi sporchi bambini che commerciano ciò che è più grande di loro e che neppure dovrebbero conoscere,come la polvere la polvere bianca degli angeli o come quei pezzi di ferro che sono le armi.Addirittura,ultimamente,stanno giungendo in Italia stranieri che rubano lavoro ai nostri amati giovani, i quali sono sempre ben vogliosi e disposti a svolgere i lavori più umili,quelli da cui bisogna iniziare.Che Delinquenti questi Immigranti,che rimangano nelle loro terre.Quel qualcuno,ebbene,pensa così:egli non sa,o forse finge di non sapere,la verità.La gente che lui odia o disprezza ha dimenticato di essere padrona di se stessa e delle proprie azioni;Ormai è schiava della crudeltà altrui.Quelle donne e quei bambini e quei lavoratori,probabilmente,cercavano solo una dignitosa vita,fatta di lavoro e sacrifici;Quella stessa vita che,ormai,non è possibile nelle loro terre.La società di quel qualcuno e della moltitudine uguale a lui le ha usurpate o le distrutte,ormai sono scenario di guerre assurde e di contese crudeli.Perchè dovrebbe ora convivere serenamente con quei poveri nel proprio pezzo di terra perfetto?Sinceramente avevo sempre creduto di essere libero;avevo sempre pensato che tutti o quasi camminassero in un mondo libero.Non è così.Purtroppo la società di quel qualcuno e di quelli come lui è ignorante e falsa; crede di essere perfetta e predica il perbenismo,magari sotto lo stendardo di un dio Benevolente.La società disprezza chi è diverso.La società,in verita,io credo, avrebbe soltanto bisogno della cultura,fatta di coscienza e sensibilità,fatta della consapevolezza delle proprie quotidiane esperienze.Finchè tutti quelli come quel qualcuno non agiranno nei confronti del prossimo pensando a come vorrebbero che il prossimo li trattasse,la vera libertà,quella pura ed interiore,angelica e trasparente nella sua semplice semplicità,nella sua evidente ragione di essere,continuerà a vacillare,incerta su quella fragile base d'argilla,costruita dalla società di oggi,poco saggia e lungimirante.
Dedicato a quelli che non sono come quel qualcuno....Da una persona incerta.
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