Il giorno dell'esame di patente, un mio carisssssimo amico, che nel futuro sarebbe diventato il marito di mia sorella, mi venne a svegliare con una canna in bocca accesa.
Arrivai lì portato quasi a braccia, strafattissimo, convinsi l'esaminatore con una teoria Zen, che era giusto che lui facesse i test insieme a me, doveva cimentarsi anche lui, andò bene, dopo giro per le campagne e fumo a volontà.
Che tempi.



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