
Originariamente Scritto da
Tersite
Fare le cose semplice non vuol dire fare le cose in modo approssimativo.
Partiamo dal presupposto che i fisici non sono uguali e le esigenze del soggetto non sono le stesse per tutti.
Se io ho 3 giorni la settimana per allenarmi gioco forza dovrò dividere l'allenamento in 3 sessioni, ma questo non significa che sia la soluzione migliore in assoluto, è la migliore per le mie esigenze. E indubbiamente è un metodo semplice, 3 allenamenti che si ripetono negli stessi giorni. E senza dubbio risultati se ne avranno.
Questo significa che sia la cosa migliore possibile? No, perchè se andiamo a vedere gli allenamenti dei pro sono costruiti nel rispetto di regole fisiologiche che difficilmente si sposano con 3 sedute settimanali.
Qualcuno dirà, ma i professionisti hanno tanto tempo e hanno una preparazione avanzata, vero, ma sono stati essi stessi dei principianti, e probabilmente se avessero potuto sarebbero partiti subito con programmi più complessi, o meglio rispettosi delle diversità del proprio organismo.
Ora se qualcuno agli inizi ha la possibilità di cimentarsi in qualcosa di più complesso di un 3x8 come schema di allenamento e di un lun-mer-ven come cadenza delle sedute allenanti non credo che stia facendo cose inutili ma stia semplicemente cercando di trovare soluzioni più rispettose della propria diversità fisica e buon per lui se ha tempo per gestire gli allenamenti senza relegarli a 3 giorni la settimana.
Dire che piani elaborati sono inutili perchè complessi significa buttare a mare tutto quello che da Metzner in poi si è fatto, con le teorie sull'infrequenza sull'intensità etc. che sono semplici nella loro struttura ma non per questo significa debbano essere riduttive.
Anche il principio della velocità è semplice, ma costruire una macchina veloce non lo è...
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