Punto uno.
Idiozie perchè? Argomentami questa tua superficiale risposta da un punto di visto socio-economico, relazionando fra di loro i pochi punti che ho esposto. Se ce la fai, poi ne riparliamo. Non vorrei doverti tirare fuori scritti di sociologi, economisti e politologi in materia di tal fatta.
Punto due.
Che i popoli meno sviluppati possano trovare lavoro solo con lo sfruttamento non è certo una scusante, bensì, peggio, un'aggravante. Un bambino africano sfruttato non ha mai firmato la sua condanna alla nascita, con quale diritto dovrebbe farlo, pretestuosamente, una multinazionale di ricchi imprenditori ed investitori? Il governo del tale Paese sottosviluppato non può intervenire? Non ha fondi? Vige la dittatura? Bene, investiamo meno soldi in guerre per il petrolio e diamo una mano a tali Paesi direttamente a casa loro: eviteremo due enormi problemi, l'immigrazione e le guerre di conquista.
Punto tre.
Segio Tacchini era, palesemente, un esempio: esempio che si basa sul rilancio della produzione nazionale a discapito di quella straniera (ancor di più se, come già detto, implica una lesione di quei diritti naturali imprescindibili che un lavoro da "servi della gleba" impone al lavoratore sfruttato). Ecco dunque che si potrebbe, almeno in Italia, aumentare le vendite di prodotti nostrani (per di più fatti in condizioni lavorative normali) e disporre di fondi per dare una mano a qualche Paese povere, contendendo in questo modo, come sopra scritto, l'immigrazione. La ditta comincia a scadere perchè? Perchè finalmente si è resa conto che se spende 10 per la realizzazione di un prodotto è più giusto che lo venda a 15, piuttosto che a 30? E poi non parliamo di qualità, perchè la maglietta di cotone della Tacchini è uguale identica alla maglietta di cotone della Nike: ovvio poi che se non si può fare a meno del "baffo", forse qualche euro dato alla Nike, andrebbe investito in un buon analista.
Salve.
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