capisco che è difficile abbandonare un posto dove si hanno le proprie radici e la propria famiglia. Però provo a mettere a confronto il senso d'angoscia che verrebbe dall'estraniamento e dallo smarrimento nel perdere la propria terra, con quello ancora più lugubre del perdere la propria vita. La tua volotntà di fare qualcosa per il tuo paese e per le persone che vivono lì, è non solo ammirevole, ma anche doveroso, ma a questo punto, con le cose che mi stai dicendo, io penserei innanzitutto alla pellaccia e me la filerei alla velocità della luce.
Cacchio se la statistica non è un'opinione il tuo paese è davvero nei guai, e prima di ottenere interventi seri (cosa si fa si sposta di botto 6000 persone nei containers?) passerete guai anche peggiori.
Non ti conosco personalmente, ma da essere umano a essere umano sono rimasto agghiacciato dal tuo racconto, e mi sento anche in dovere di dirti in tutta sincerità di scappare via di lì, almento per il momento.
Ti auguro di cuore di star bene, a te e ai tuoi cari.
Filatela di lì.
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