Un centro di gravità permanente, Battiato aveva ragione. Leggo, ascolto, parlo, scrivo, fra silenzi assordanti ed ossimori lineari...Penso al silenzio di mau sul sito di Komadina dove il boss californiano lancia frecciatine...Non c'è alcuna verità divina al di fuori del pensier di Komadina![]()
Eppure sul mio vecchio manuale di pesistica trovo riscontri alla programmazione per la forza e la massa, corrispondenti alle impostazioni del "nostro" muscolato etrusco.
Proseguo l'attività in pieno disincanto, adeguato alle mie folte primavere:
5 serie nel primo esercizio 4 sul secondo, questa week. Ho modificato un po' i pesi gradualmente, piccoli passi che a volte mi paiono troppo piccoli.
L'è che tranne stakki e squat dove il margine è ancora grande da risalire a causa della ripartenza per compiere esekuzioni corrette; al lento invece vado proprio lento, se ci aggiungo un mezzo kiletto per parte, sudo a tener ferme le contrazioni spurie del collo.
Più "liquida" la situazione alla panca e al curl biceps. Sul secondo tendo ad ondeggiare all'ultima reps, alla panca invece non arrivo in cima all'ultima spinta e sgancio l'asta con le sue pizze nere al primo appoggio del castello alle mie spalle.
Devo concentrarmi di più.
Penso alla "massa" la sento "dentro", immagino le cellulotte nuove che rimpiazzo nel continuo divenire, considerando che siamo al 70/80% quello che mangiamo, fra un po' mi spunteranno o le ali di tacchino o le pinne di salmone.
La morsa fra braccia e pettorali pulsa sotto la sbarra sottile che mi penetra le palme. Una rabbia liquefatta, una vendetta servita fredda in quest'inverno anomalo.
il senso di un'altra spinta è amore per la vita.
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