Si li conosco, le teorie di Matveev, quelle di Fyr, Morton e Keast sulla strutturazione dell'allenamento, quelli di Hakkinen sui massimi incrementi di forza con allenamenti a sovraccarico elevato........ è vero è una possibile programmazione, un possibile schema da applicare, magari con le dovute varianti e sicuramente con delle personalizzazioni che solo un atleta esperto od un Pt degno di tale nome potrebbe apportare per il soggetto di turno, un pò meno il neofita che, come dicevo e supponevo, magari applicherà il tutto riducendo quanto scritto in un semplice elenco di serie e ripetzioni, alla fine si cade nell'errore di Tozzi & Co, magari lui lo fa volutamente non considerandolo un errore.....ma il punto è che ho sempre evitato di scrivere routine, non per quale velleità, ma perchè l'essere fraintesi è semplici, a volte si discute e poi ci si accorge che il soggetto dall'altra parte non raggiunge nenche i 40 kg su panca, non che questo sminuisca nessuno, ma rimarca il fatto spesso della difficoltà di comunicazione su una stessa linea, e come determinati risultati che alcuni dicono di avere, seguendo approcci discutibili, in realtà rispecchiano solo un erroneo metro di giudizio e di riferimento. Manca quindi il concetto in se della programmazione sia in campo alimentare che nell'allenamento, e spesso maca anche qualcos'altro, si parla di tecniche, di metodi e poi ci si accorge che il diretto interlocutore non ha le idee chiare su come eseguire uno squat. Morale ben vengano questi discorsi, sottolinenado il tutto come dicevo come non applicabile, sempre e comunque, da chi legge il tutto, credendo di aver trovato il santo graal del bb, come risolutore di ogni problema relativo alla mancata crescita muscolare.
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