Vorrei condividere con voi alcune riflessioni fatte sul Bodybuilding e chidervi un commento.
L’argomento è spinoso ma cercherò di essere il più accorto possibile per non violare alcun regolamento, sperando inoltre che questo sia il "luogo" giusto per fare quste riflessioni!
Dunque.
Frequento da qualche anno il mondo della palestra e come tanti di voi, credo, sono sedotto dal fascino dei “grandi volumi”.
Leggo mensilmente una rivista americana (credo si capisca pur non facendo nomi) sui grandi del Bodybuilding, non tanto perchè immagino di trovarci chissà quali consigli (che tra l’altro spesso si contraddicono da numero a numero), ma più che altro perchè trovo motivante e in buona sostanza, divertente, leggere e guardare questi giganti mentre si allenano.
Facciamo un piccolo passo indietro.
La costruzione del corpo, la crescita muscolare e, più in generale, il miglioramento delle prestazioni muscolari, sappiamo essere qualcosa legato alla fatica, all’impegno, alla dedizione, al sudore, insomma a tutte quelle cose che pertengono all’allenamento in palestra e ad una alimentazione opportunamente pensata per gli obiettivi che ci si prefigge.
Tutto questo, se non consideriamo il patrimonio genetico, rende realmente competitivo ed avvincente il bodybuilding, perchè trattasi di sfida alle capacità del corpo di crescere e migliorarsi!
Qui siamo indubitabilmente ancora in un ambito che potremmo definire sportivo.
Torniamo ora ai nostri “giganti” di cui si accennava all’inizio.
In America, e non solo, il doping è stato ampiamente sdoganato.
Di più: è diventato parte integrante del bodybuilding.
Il Bodybuilding è così diventato, l’unico “sport” dove per raggiungere il livello dei “grandi”, devi necessariamente modificare il tuo corpo con l’aiuto della scienza medica, non più solo con la fatica e l’alimentazione! Intediamoci, questi giganti si allenano certamente in maniera più pesante di quanto i comuni mortali si alleneranno mai, e faticano molto ma molto di più di un qualunque appassionato praticante di bodybuilding. Tutti giorni, per due ore o più, e spesso più volte al giorno!
Tuttavia sappiamo tutti perfettamente che senza alterare i loro profili ormonali, i risultati che otterrebbero sarebbero di molto inferiori a quello che possiamo ammirare sulle riviste.
Dunque secondo me, potremmo a buon diritto dire che diventa molto difficile valutare obbiettivamente la loro crescita muscolare senza sapere quanto il lavoro fatto in palestra conti rispetto alla quantità e alla qualità degli ormoni anabolizzanti che hanno assunto.
Non credete?
Inoltre, un’altra curiosa anomalia che c’è nel bodybuilding, e solo nel bodybuilding, è che solitamente in qualunque altro sport o pseudo tale, la differenza tra un praticante medio e un campione è “solo” nell’esperienza, negli anni di pratica, nel tipo di allenamento e magari in parte anche da una certa predisposizione genetica, ma certamente mai nelle sostanze che vengono assunte! Invece qui, tra me e Jay Cutler oltre al patrimonio genetico, che bisogna sempre aver presente ma che non può spiegare tutto, e oltre a tutti gli anni di pratica, all’allenamento, all’alimentazione, c’è questo elemento indissolubile e misterioso degli ormoni, che anche con tutta una vita davanti per allenarmi non mi permetteranno mai nemmeno di arrivare vicino a quei risultati.
Oltre al problema etico (si può davvero parlare di meriti?) c’è poi una spinosa ma importante questione medico legale da considerare, legata al fatto che il doping è VIETATO e CONDANNATO in tutti gli sport, ma a quanto pare, viene tollerato e anzi parrebbe quasi tutelato, nel bodybuilding!!! Ad oggi non ho ancora compreso se in America, in questo campo, ufficialmente resta condannato il doping o semplicemente viene tacitamente accettato, secondo il principio del noi “non chiediamo e voi lo fate di nascosto!”. Sarebbe alquanto strano però.
Inoltre per poter gestire quel gran numero di farmaci io immagino che ci siano svariati medici che accompagnano questi atleti nel loro “percorso di crescita” controllando che i livelli ormonali restino sempre in valori controllabili e che in generale le funzioni chimico-biologiche del corpo restino efficientemente funzionanti: possibile che questo non crei nessun tipo di problema etico nella medicina?

Mi fermo qui.
Scusate la lunghezza del post ma volevo sviscerare il problema a fondo da un’angolazione totalmente esterna benchè non estranea a questo mondo, in un ottica di comprensione e non di condanna aprioristica,

Grazie a tutti per la pazienza, e attendo le vostre riflessioni e commenti!