Un manuale tipo "l'enciclopedia del Calcio" non se lo cagherebbe
quasi nessuno persino in Italia per un semplice motivo:
perchè non ci può essere l'illusione della pozione Miracolosa.

Se si descrivono come fare i palleggi non c'è molto altro da
aggiungere, tranne che bisogna praticare fiono a diventarne
maestri.

Nel bb invece c'è una sottile linea di confine che lo fa diventare
uno sport trasversale.
Mi spiego.
L'evidenza del doping in alcune pratiche del bb è assolutamente
LAMPANTE, EVIDENTE, persino troppo volgarmente esposta.
Vedere uno qualsiasi dei partecipante dell'Olimpia significa
rendersi conto di cosa è la chimica.

Il bb è uno sport che in questo caso aleggia di magia e di alchimismo.

E' l'idea che esiste una pozione magica, una combinazione vincente, un sempre nuovo prodotto ed una nuova teoria
copernichina che cancelli tutte le vecchie certezze.

Un segreto da carpire e magari da costudire gelosamente in cantina.

Il bb è per antonomasia lo sport dell'Alchimista.

Dell'intruglio, del coctail portentoso
che risparmia:
1 - la fatica degli allenamenti
2 - la fatica e la perseveranza nella dieta
3 - Una condotta di vita sana e senza strappi
4 - l'illusione di poter fare quello che si ha voglia
5 - e soprattutto: che ragala in pochi mesi quello che ragionevolemnbete puà accare in addirittura anni di lavoro...


Ed è per questo che un nuovo libro di 12.000 pagine sul
bb regalerà a tutti l'impressione che ogni cosa è possibile.
Che un nuovo segreto è statp svelato.
E più saranno le pagine, più gli studi scientifici (anche fantomatici)
citati, non importa se incomprensibili o meno, più le formule chimiche ed i tempi ed i milligrammi e tutto il resto... più
il successo sarà strepitoso.

Dire che bisogna soffrire mentre si vede i propri amici la sera
bersi due pinte di birra e fermarsi a mangiare la pizza o da
McDonald è troppo volgare per vendere. Troppo noioso per
sedurre. Troppo faticoso per non cercare la chimera della
"pozione".