Io sapevo che i DOMS sono causati dallo squilibrio idrosalino elettrolitico che avviene dopo un allenamento a causa del danneggiamento delle miofibrille e quindi della "pompa" sodio\potassio, ma può succedere anche facendo stretching attivo in modo esaustivo. I doms non sono una condizione nè sufficiente nè necessaria a dire che l'allenamento è stato ottimo, dicono solo che "hai fatto qualcosa".

Non vanno confusi i doms con l'indolenzimento a fine allenamento, i doms compaiono molte ore dopo l'allenamento, di solito al risveglio (del tipo: la sera leoni, la mattina coglioni).

Da qui in poi le teorie si sprecano, in anni di letture di miliardi di ascii le più acclamate "verità da strada" sono:

  • I doms sono sinonimo che il corpo non ha ancora supercompensato
  • Bisogna allenarsi con i doms xkè non contano nulla, anzi si cresce di più
  • Se hai i doms ti sei allenato bene
  • Se hai i doms ti sei allenato male

La verità secondo me sta in mezzo, infatti sono tutte e 4 ipotesi vere a metà (o false a meta, dipende se volete vedere il bicchiere mezzo vuoto o mezzo pieno). Il presupposto che nessuno dice presuppone che tutti i sistemi neuro-cinetico-tendineo-muscolare-sarcoplasmatico recuperino contemporaneamente e supercompensino allo stesso modo. E questo è un errore sottovalutato che sta alla base di molte credenze da strada.

Forse qualcuno sta sbavando sulle mie parole per leggere la soluzione, ma chiariamo subito: io non la so, quindi non fatemi il 3° grado sulla sedia della tortura. In pochi hanno mai ragionato sui doms e forse, dico io, forse un motivo ci sarà, anche 2. O i doms sono inutili da considerare, O sono la chiave dell'allenamento ma talmente complessi da capire da non riuscire a gestirli e quindi preoccuparsene. O tutto o niente. Questo approccio forse qualcuno l'ha pensato, l'ha sviluppato, e alla fine si è accorto che non valeva la pena di perderci tempo, meglio preferire niente se tutto non lo si può avere. Ragionamento logico e conveniente, come le transazioni in sql: o vanno a buon fine o si uccidono.

Per chi si vuol ancora inebriare nel concetto dei DOMS prego di seguirmi (seghe mentali warning):

I doms della forza durano meno rispetto a quelli della massa e sono anche meno intensi. Chi và in bicicletta dice di non avere mai doms il giorno successivo, chi invece và a correre dice di avere le gambe a pezzi, eppure sempre di movimento di gambe si tratta. Mi sorge spontaneo il pensiero che il doms e la durata siano proporzionali al tipo di allenamento fatto, anzi al tipo di sistema stimolato con quell'allenamento. Faccio forza, ho un tipo di doms, faccio massa ne ho un'altro, xkè? Probabilmente dipende da quanti sistemi vengono coinvolti durante l'allenamento. Esistono sistemi agonisti e antagonisti dei doms. Ad esempio la semplice passeggiata sul tappeto ruzzolante o sulla cyclette a fine allenamento aiuta a ripristinare la pompa K\NA (potassio\sodio), in teoria i doms dovrebbero essere minori nei giorni successivi. Nella realtà accade proprio così, almeno non per tutti ma se chiedete in giro vedrete che è così. Chi fà movimento a fine sessione ha meno doms nei giorni successivi.
Fare movimento implica che il doms, oltre che meno intenso sia anche di minor durata?
Io dico di no, sarà anche meno intenso ma il tempo per ripristinare l'equilibrio non cambia in base a quanta aerobica faccio a fine WO, ma piuttosto dipende da come mangio nel postwo e nei giorni successivi. I minerali sodio\magnesio\potassio nel postwo fanno davvero la differenza. Ma siccome il dolore è una sensazione neurologica lascia spazio a 1000 e più interpretazioni, ma fondamentalmente quello che conta è la soglia del dolore. Molti dicono che facendo attività aerobica i tempi del doms si riducono, io non ci credo, ma penso che siccome l'intensità è più bassa, le persone che fanno aerobica fanno prima a scendere sotto la soglia del dolore e quindi, apparentemente, "stanno bene".

Ritorniamo al discorso principale cercando di riorganizzare le combinazioni che sono sortite fuori dalla discussione sui dolori DOMS in base al tipo di lavoro svolto, voglio essere schietto e non acccademico nei termini:

  • Pesi
  • Pesi + passeggiata o biciletta
  • Pesi + stretching blando
  • Pesi + stretching tirato a bestia alla io boia
  • Pesi + passeggiata + stretch + magnesio\sodio\potassio

OK fine, sono 5 modi di affiancare un lavoro\integrazione a fine sessione. Non ho specificato il tipo di attività coi pesi ma già siamo con l'acqua alle ginocchia se dovessimo dire chi fà bene o chi fà male. Con un pò di sforzo si riesce a capire che "tutto dipende da cosa c'è in quella maledetta sessione coi pesi".

Infatti la variabile è solo quella lì. Le altre sono solo costanti che si vanno ad aggiungere ad un quadro che è predeterminato solo dal lavoro coi pesi. E' quello il casino: sapere come mi sono allenato. 4 ripetizioni sono per la forza e 8 per la massa? Chi lo ha detto? Come faccio a sapere se mi sono allenato 100% forza o 100% massa? E se un muscolo ha lavorato più di un altro? E se il SNC ha lavorato più dei muscoli?

(sull'ultima ci ritorno alla fine)

Non si può sapere posso recuperare prima il petto e non i tricipiti, gli addominali e non le gambe, e come forse, qualcuno di nome mister X aveva intuito magari anni fà, trattare i DOMS è una cosa difficilissima, a tal punto che fregarsene è più redditizio per la persona media.

In realtà si può fare aggirando il problema, nel modo dei powerlifter. Il modo di pensare è chiaro: non mi interessa sapere cosa ho allenato, ma cosa non ho allenato (o fatto in parte). Il meccanismo del buffer è una di queste soluzioni alla gestione indiretta del doms per ogni sistema: non si sà bene come e in che misura un sistema è stato stimolato ma si sà cosa non è stato stimolato, quindi in un certo modo si conosce il margine ancora disponibile. Questa misura del margine è quella che permette a tutti i sistemi e ai relativi doms di sovrapporsi e svanire in maniera efficiente e, com'era quella parola...sinergica.

Questo è come la vedo io, un pò mistica ma mi piace così, tra scienza e fede caustica.