Originally posted by Jarod
Anzitutto, da parte mia, spero di poterti leggere + spesso


Tornando in topic.

Credo che sia una pratica "consolidata" quella di scalare gradualmente grassi e carbo in varie fasi di un piano alimentare, che se ben organizzato è abbinato ad una fase specifica del programma di allenamento.

Ora premesso che ESCLUDERE totalmente un macro nutriente è un ERRORE

In che misura (tempi e modi) si puo stimolare una reazione del corpo con questa pratica?

Dove sta il limite, secondo te?

Ciao, Jarod
Il discorso è nel saper valutare la capacità adattativa del corpo umano, ovvero compmrendere quando uno stimole è in una delle tre fasi dello stress.
Eliminare o abbassare troppo i carbo, può rendere il PH alcalino, ora, la domanda è, quanto tempo intercorre prima che tale variazione di PH diventi nociva?
La risposta è nessuno può dirlo!Purtroppo a meno di avere problematiche legate a tale situazione e possono essere svariate, non è facile capirlo.
In generale 5 giorni di low carb classici non creano problemi, ma se la cosa è ripetuta nel tempo...i problami sorgono.
Attenzione, stiamo parlando di problemi biochimici, quind ifatica, poca lucidità, problemi da stress che colpiscono le surrenali e le surrenali vanno a inlfuire sul meccanismo di feedback sull'ipotalamo e l'ipotalamo influenza molte reazioni tra cui il sonno e il metabolismo attraverso la tiroide.
Non ho mai amato le low carb o le diete troppo squilibrate, anche se non nego che in passato le ho anche consilgiate.
Certo fanno dimagrire, ma tutte le persone che conosco, che hanno tolto 20-30 kg, lo hanno fatto con la classica ricetta mangiare poco e un pò di tutto.
Ho un caro amico che in 14 mesi ha tolto molti kili passando da 109 a 78 kg, senza nessuna moda dietetica attuale.
Il problema è che nel BB e fitness si vogliono i risultati immediati....
La dieta a zona, è un'ottima dieta, rispetto p.e. a ketogenike e metabolica, poichè ha un bilancio tra i nutrienti che influisce positivamente sul bilancio acido-base del sangue...ecco perchè molti, seppur dimagrendo lentamente, dicono di stare bene o cmq hanno un senso di fatica minore.
Oltre ai famosi eicosanoidi, la biochiomica sanguigna non si altera come nelle altre diete.
Se uno vuole dimagrire, a mi oavviso, oltre all'attività fisica, deve solo gestire i nutrienti sapientemente, eliminando le intolleranze alimentari e sapendo valutare indice glicemico e insulinico degli alimenti.
Se non riesce a dimagrire io direi che il problema è altrove, ovvero un non corretto funzionamento di fegato-tiroide-surrene e qui, entra in gioco l'integrazione alimentare specifica, che va a valutare quali carente di nutrienti o quali erbe possono aiutare a riportare la situazione ai livelli originari.
P.e. iodio per la tiroide, cardo mariano per il fegato, vitamina C per le surrenali (sto facendo esempi, seppur reali, non sempre queste sono le soluzioni).
Il corpo ha un equilibrio ben preciso, la dieta tende ad alterarlo creando spesso altri problemi che con il tempo diventano acuti.
Io starei attento a queste mode dietetiche se non supportate da ben precisi studi sicentifici, studi reali non pro-commerializzazione della dieta.
Questo è il mio parere generale sulle diete che dovrebbero mettere KO il grasso o far esplodere i muscoli!

Armando