bel topic... e bei post
è incredibile quanto ci sia da imparare confrontandosi e confrontando gli ambienti. onestamente e sinceramente, mai mi sarei aspettato argomenti simili trattati in modo tanto "sensibile" se mi passate il termine, in un forum di BB.
alcune mie convinzioni (o pregiudizi per dirla meglio) stanno decisamente vacillando! di questo vi ringrazio... ed in fondo, per continuare su un punto precedentemente esposto, il terreno del confronto è il luogo dove autostima e disiullusione di creano o disfanno.
riguardo all'ultimo punto tirato in ballo pochi post piu in alto, l'inversione dei ruoli e l'assottigliamento dei confini, ci sarebbe da discuterne a sfinimento a noia. io vorrei solo buttare li un idea, mia come tutte quelle esprimo, che mi scompiglia i neuroni da qualche tempo: quella del successo. il successo come fattore di autostima (o disistima).
la mia impressione è che nell'età moderna i confini si sfaldano a causa della sovrabbondanza di informazione. i modelli sono accessibili in ogni momento a chiunque, in un istante. e cambiano altrettanto velocemente. questo secondo me crea uno spaesamento nel concetto che ciascuno di noi ha di successo "sociale". l'habitat non è piu limitato geograficamente, perchè il limite geografico non è un vincolo all'informazione recepibile. abbiamo un infinità di modelli "di successo" eppure nessuno è IL modello. senza andare troppo lontano nel tempo, per i miei nonni i riferimenti giovanili erano circoscritti alla loro città, alla loro nazione nei casi piu fortunati. quanto incidono ora i riferimenti geograficamente prossimi per i giovani (mi ci metto pure io dai!) oggi? quasi nulla apparentemente, moltissimo nei fatti.
da qui secondo me nasce una tensione tra i vari scalini della piramide di Marlow: abbiamo intorno una infinità di piramidi possibili e sfumate tra loro, facciamo fatica a "percepire" la NOSTRA piramide valoriale, eppure la cerchiamo disperatamente. questa tensione genera uno stato di "necessità permanente" che non si conclude mai. per inciso, sembra strano ma questo si sta verifcando anche in quei paesi o strati sociali che non hanno neppure il primo gradino! ho conosciuto ragazzi keniani poverissimi che nonostante tutto erano disperati perchè volevano essere come Snoop Dog o 50 Cent! fa impressione (anche se su scala ridotta rispetto a noi).
mi sembra, in definitiva, che la ricerca del corpo perfetto parta dalla ricerca di un riferimento perfetto. non sono i mezzi che mancano, ma è l'obiettivo stesso. la mancanza di mezzi può creare disistima, ma è un portato estremo. la mancanza di un obiettivo è talmente disgregante interiormente che la ricerca dell'autostima puo (riepto, puo, non deve) diventare semplicemente una chimera.
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