Una cosa mi ha fatto notare Mike e onestamente non ci avevo pensato... ma... i carichi che segnalo, sono "giusti"? Mi sono scordato il pezzettino che potrebbe essere intitolato:
"come calcolare i carichi da usare la prima volta - Paolino illumina le genti con la sua magica parola..."
Insomma... la prima volta si và a caso? A presto la risposta
Io concordo con te. Però non è quello che ho scritto eh...Originariamente Scritto da GOGETASSJ4
In altre parole, e qui ci tengo, vedila così:
Immagina una bomba termonucleare che viene fatta detonare. Energia senza controllo. Autodistruttiva, perchè poi l'energia viene dissipata (devastando tutto quello che trova). Quello è l'atteggiamento di tanti in palestra. Te la faccio breve: rabbia incontrollata.
Ora immagina una centrale nucleare dove la stessa reazione è sotto controllo e l'energia nucleare mette in pessione il vapore dentro delle condutture che riescono ad incanalarlo verso una turbina. Controllo.
Bene. Si deve avere la rabbia, dobbiamo avere lo shining che brilla al lato degli occhi, però tutto questo deve essere canalizzato. Questo significa che dobbiamo essere rabbiosi nel voler apprendere, nel voler pianificare, nel voler registrare e confrontare quello che bbiamo fatto con quello che avremmo dovuto fare.
Dobbiamo avere la forza per capire che stiamo sbagliando e il coraggio di cambiare. E dobbiamo anche comprendere che tutto questo è un gioco, una passione che si deve esaurire nel tempo dell'allenamento. Altrimenti si sconfina nel patologico.
DObbiamo anche comprendere che l'unico modo per allenarsi 20, 30, 40 anni (perchè questa è la scommessa, non fare i ganzini 2 o 3 anni convinti come i marine e poi mollare e diventare panzoni ruttanti "ah ai miei tempi"...) è capire che le nostre energie mentali sono una risorsa limitata.
SI deve essere precisi, ma, appunto, solo quando serve. Se tu fai panca massimale, sei maniaco nei recuperi e nei Kg. Se tu fai le spinte in basso ai cavi o le croci con i cavi, non serve. Non devi rompere le palle al prossimo se la postazione è occupata. Viceversa devi per la panca. Priorità.
Alla lunga, "dare tutto" in palestra è faticoso. Entri nel circolo del "devo fare", non del "voglio fare". Se leggi il mio diario, troverai religiosamente scritto per benino come ho fatto il box squat, con note di commento. Quando faccio le spalle che per me sono un accessorio per stare bene per la panca, scrivo semplicemente "spalle". Faccio anche un bel lavoro, ma... non ci perdo tempo. Tanto chi è preciso nelle cose "serie" lo sarà anche in quelle meno importanti e il suo "destrutturato" sarà comunque molto strutturato. L'esperienza ti porta a questo.
Per il tuo sfogo... perdonami se sono uno psicologo da 2 centesimi. Perchè dici questo? Sii superiore. Non devi dimostrare nulla a nessuno. Nemmeno a te stesso. Alla lunga ti posso assicurare (per esperienza diretta ovviamente) che è un atteggiamento molto faticoso.
Ciao!



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