Buongiorno ragazzi voglio mostrarvi una chicca riguardo ai legumi:

Sorpresa: il lupino come la soia nelle diete «salvacuore», contro il colesterolo e con ulteriori effetti benefici su glicemia e ipertensione. I dati di alcuni studi preliminari su questo legume, in particolare due sperimentali su animali di laboratorio e uno clinico, hanno indotto i responsabili del progetto europeo Healthy-Profood ad andare avanti nella ricerca, prevedendo che esso possa diventare un nuovo strumento terapeutico contro l'ipercolesterolemia. Ne hanno parlato ieri a Milano, Cesare Sirtori e Anna Arnoldi (entrambi dell'Università di Milano), coordinatori di questo progetto europeo di ricerca sull'alimentazione salutare, che si avvale della collaborazione di numerosi centri universitari dell'Ue e di alcune associazioni di consumatori in Italia (Altroconsumo), Grecia e Spagna. L'occasione è stato proprio il congresso Healthy-Profood, organizzato dall'ateneo milanese. Lo studio clinico che ha dimostrato sull'uomo le proprietà benefiche del lupino è polacco ed è stato presentato ieri al congresso dal professor Marek Naruszewicz, del National Food and Nutrition Institute di Varsavia. A 50 pazienti con ipercolesterolemia è stato somministrato lupino a dosaggi corrispondenti a 50 grammi al giorno di proteine (nella pratica, ai pazienti è stato fatto bere mezzo litro di latte di lupino al giorno), con risultati assai brillanti: un calo del colesterolo totale intorno al 10% e un calo del colesterolo «cattivo» (Ldl) superiore al 12% dopo un mese (effetti non significativi si sono avuti invece su colesterolo Hdl e sui trigliceridi). Sembra inoltre che i risultati siano ancora migliori a lungo termine, anche se non è ancora stato possibile quantificarli con esattezza. Ma c'è un'altra sorpresa che ha entusiasmato i ricercatori: il lupino ha mostrato effetti benefici anche sulla glicemia (quindi sul diabete) e sull'ipertensione: nel 58% dei soggetti è stata misurata una diminuzione, in media, di 13,2 mmHg della pressione massima (sistolica) e nel 50% una riduzione di 7,2 mmHg della minima (diastolica). «Quest'ultimo - ha commentato il professor Sirtori - è un fatto raro, che fa pensare che il lupino contenga una componente proteica specifica che abbassa la pressione. È una particolarità importante, da approfondire». Il lupino - ha argomentato Sirtori - è un ricorso storico: gli antichi romani lo usavano come principale fonte proteica; poi, in età moderna, la carne è diventata un nutriente più comune. Negli ultimi anni la soia è diventata molto importante nell'alimentazione umana, grazie proprio al suo contenuto proteico e anche agli effetti sul colesterolo, «ma oggi sappiamo - ha aggiunto il farmacologo - che il lupino contiene circa il 50% di proteine, contro il 40% della soia»