in un articolo di Poliquin (premetto che non sono un poliquiniano, non venero il GVT o cose del genere...perciò non mi aggredite dicendo che Poliquin è un pazzo, incompetente, ecc...insomma ambasciator non porta pena!) si parlava della difficoltà che può insorgere giunti a determinati carichi critici nella fase positiva dell'alzata.
Il suggerimento, che mi rendo conto esser di difficile attuazione in casa (ahimè anch'io lavoro a casa senza spotter), era coricarsi per terra con schiena, glutei e testa ben piantati sul pavimento ed effettuare l'alzata forti dell'aiuto "indiretto" del pavimento che limita la corsa del bilancere in fase negativa. Poliquin (personaggio che xaltro come tutti sapete ha per anni proposto l'utilizzo della palla svizzera per superare lo stallo su panca...ma su questo ce ne sarebbero da dire!) era convinto che il guaio non fosse nè mentale, nè dovuto ad una mancanza in spalle e/o tricipiti (cosa che io invece reputo fondamentale) bensì fosse causato nella maggior parte dei casi dalla difficoltà che si incontra nel movimento superata qualle che lui chiama "la soglia dei 90°" ovvero quando braccio ed avambraccio sono perpendicolari tra loro.
Ora non sò se il metodo che ho proposto sia una vaccata, se sia già stato trattato o se invece sia una cosa grandiosa...non l'ho mai provato...spero possa esserti utile!
Ciao![]()



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