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Discussione: Il Corpo. la risposta alla nostra societa' (un thread per uomini e donne)

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  1. #1
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    Predefinito Il Corpo. la risposta alla nostra societa' (un thread per uomini e donne)

    Come promesso vi scrivo un po’ di cose per farvi riflettere.
    Attenzione pero’... questo che scrivo non e’ interessante solo per la gente che e’ interessata alla sociologia, filosofia, psicologia etc, questo articolo e’ per tutti coloro che fanno palestra. Qui si parlera’ del CORPO inteso e compreso in ottica nuova che spero vi aiutera’ a capire meglio certe cose, e a capire meglio che cosa e’ l’allenamento ed il significato che questo ha su noi stessi.
    Parlero’ anche un po’ di questa cultura nuova del cibo, dello stile di vita, della disciplina, di diverse cose insomma, ma tute legate al corpo.
    Finora avete sempre avuto ottimi thread ma con un approccio scientifico, perche’ spesso scritti da ingegneri (come tutti i post che io adoro di Ironpaolo) o da medici o studenti di medicina (come il nostro caro Somoja o Cesare).
    Attenzione, non sto dicendo che i loro post sono sbagliati, ma partono tutti dallo stesso presupposto, dettato dalla storia. Io spero di darvi un angolatura nuova, ed un quadro diverso da quello finora usato qui.

    Cultura fisica, cultura del corpo.
    Allora, iniziamo con una frase che sentiamo spesso, e che usiamo nei nostri dialoghi quotidiani: ”che bel corpo che hai” .

    la cultura del nostro corpo o meglio, il nostro corpo ultimamente e’ diventato oggetto di mistificazione, di una ossessione quasi religiosa, morbosa, a volte perversa.
    La pubblicita’, la televisione, i cartelloni, le riviste, internet, il ”lato oscuro” della nostra tanto amata tecnologia ci da segnali ben precisi su come dobbiamo essere e come dobbiamo apparire.
    Questo riguarda anche lo sport:
    Nella nostra cultura occidentale c’e’ stato un aumento drastico sia delle attivita’ organizzate, sia in quelle al di fuori delle istituzioni.
    Lo sport affonda le sue mani anche nella moda, pensateci bene...

    Abbiamo liberato il corpo?
    Il nostro corpo ha subito una sorta di liberazione negli ultimi anni, insieme ad una radicale ridefinizione dei ruoli (uomo donna) e una nuova concezione del sesso e della vita sessuale. Tutto cio’ e’ da attribuire anche ad una crescita di patrimonio e circolazione dei soldi. Ma non voglio entrare in merito.
    Se da una parte abbiamo liberato il nostro corpo, dall’altra lo abbiamo costretto a una nuova e rigorosa disciplina: per correre ci vuole la tuta speciale, per allenarsi bisogna iscriversi in palestra, il nostro corpo deve essere sempre l’oggetto della nostra razionalita’ o della nostra volonta’.

    Anche l’organizzazione di attivita’ sportive e’ cresciuta, ed insieme a questa anche l’economia intorno a questa. Il tutto a contribuire il materialismo che gia’ era in crescita. Perche’?
    Se vi ricordate (quelli che piu’ o meno hanno 30-35-40 anni) quando eravamo bambini bastava uscire e giocare, le istituzioni non erano cosi’ presenti come lo sono ora.
    Adesso per giocare bisogna averci l’atrezzatura per giocare... se uno vuol fare una partita a pallone, ci vogliono le maglie, i parastinchi, le scarpe specifiche etc etc...
    Il materialismo adesso e’ inculcato sin da piccoli... per fare qualsiasi cosa/sport ci vuole ”l’oggetto” per farlo, ma il lato divertimento dove va a finire?
    Daltronde questo tipo di organizzazioni/instituzioni ci vuole, altrimenti come faremmo a conoscere altra gente, amici etc... la socializzazione e’ un fattore importante nella crescita.


    Uno stile di vita?
    Lo sport non e’ piu’ un hobby, un divertimento, e’ diventato il nostro stile di vita, con le sue regole e norme.
    Il nostro stile di vita secondo Bourdieu (grande sociologo francese per chi lo vuol sapere) e’ quello che vogliamo comunicare al mondo esterno.
    Le nostre attivita’ devono diventare esplicite, devono mandare segnali ben precisi a coloro che ci stanno intorno. plasmiamo pianifichiamo e formiamo i nostri corpi e li controlliamo.
    L’attivita’ fisica non e’ piu’ fine a se stessa, ma deve avere una conseguenza e una reazione anche dall’esterno. Anche un’occhiata di sfuggita.
    Costruiamo la nostra identita’ attraverso l’allenamento, in modo che tutti possano sapere chi siamo e cosa stiamo facendo.


    Cibo (qui voglio essere volutamente estremo)
    Parliamo di kcal, di proteine, di grassi, il cibo ha perso il suo valore.
    Anche i bambini vengono bombardati in continuazione da cosa fa bene e cosa no, il cibo e’ stato strappato dalla fame, il cibo non e’ piu’ cibo ma e’ un simbolo:
    ”Dimmi cosa mangi e ti diro’ chi sei”.
    Sembra una frase uscita dalla bocca di Fenix , ma c’e’ un bel po’ di verita’ all’interno.
    Il cibo non ha quasi piu’ nulla a che fare con il gusto, si parla solo di vitamine e di valori energetici
    Nella nostra societa’ avere un corpo che indica che ci piace il cibo (ovvero essere cicciotti) non e’ ben accetto.
    Che effetto puo’ avere tutto cio’ su una persona? Pensate a coloro che sono anoressiche/i e sono in passarella.
    Se mi voglio mangiare il panettone a natale sembra che sia un sacrilegio e subito si pensa a come bruciare quelle calorie in piu’...
    Per le donne che leggono: A me le donne secche non piacciono, viva la ciccia cosi’ si tocca qualcosa

    La moda (l’assurdita’)
    Abbiamo lottato per essere liberi da questi vestiti-scafandri che non facevano vedere neanche le caviglie, ma se da una parte abbiamo abbassato il confine del tabu’, della nudita’ dall’altra siamo diventati ancora piu’ schiavi dei nostri vestiti, della moda.
    I vestiti ci PRESENTANO e ci RAPPRESENTANO.
    La moda ti dice chi sei e chi vuoi essere, giochiamo con la nostra identita’, ci mettiamo in scena.
    Cartesio diceva penso e quindi sono. (lo sapete tutti... cogito ergo sum)
    Adesso noi diciamo: mi vedono e quindi sono. (videor ergo sum... -grazie a kuzzo per la traduzione-)

    Il paradosso ed il dualismo cartesiano
    Ma perche’ ho usato fino ad ora la parola corpo come una cosa esterna a noi...????
    Una frase conosciuta: che bel corpo. Che bel culo che bel braccio... il nostro corpo e’ diventato l’oggetto delle nostre azioni. Il corpo puo’ essere solo analizzato.
    Ma perche’?????
    Puo’ essere colpa del nostro caro amico francese Cartesio...
    Da una parte l’anima e dall’altra il corpo.
    Il corpo viene messo in seconda posizione, il corpo e’ esplicito, il corpo e’ fasullo.
    Quando noi si muore il corpo rimane in terra, mentre noi andiamo in cielo (o all’inferno dipende ☺
    Ma stiamo scherzando????????????
    Attraverso l’attivita’ il valore del corpo torna al suo vigore.
    Durante l’attivita’ ci dimentichiamo che abbiamo un corpo!
    Il nostro corpo e’ la chiave per vivere a lungo, per combattere il tempo, quando saremo arrivati ad una perfezione totale sul nostro corpo?
    Si puo’ decidere di non essere grassi o di non essere secchi. Per manifestare che noi abbiamo il controllo sul nostro corpo, dobbiamo avere l’ultima parola su di esso.
    Ma consideriamo il nostro corpo come una bestia da domare?
    Io non sono per nulla daccordo con cartesio, e vi diro’ perche’ fra un po’, dal mio punto di vista umanista.

    Avere il proprio corpo.
    Il dualismo cartesiano a contribuito alla formazione di due scienze distinte:
    La medicina da una parte, e la psicologia dall’altra. La medicina cura il corpo, la psicologia l’anima.
    Ridurre il corpo ad un oggetto, a una cosa esplicita puo’ essere pericoloso.
    E anche cercare di spiegarlo puo’ essere pericoloso. un filosofo tedesco (Ludwig Wittgenstein) disse una volta: ”riuscireste voi a spiegare a parole una sonata di Beethoven?”
    Rinchiudere il nostro corpo che e’ dinamico con parole statiche e’ spesso un arrotondamento necessario, ma comporta una serie di problemi.
    Quello che voglio dire e’ che la teoria del corpo non spiega in toto la pratica del corpo costringendolo a essere un oggetto.

    I veli che hanno scoperto il corpo lo hanno anche reso piu’ fragile, come ho gia’ anticipato prima il limite della vergogna e’ aumentato, per ”sconvolgere” o colpire una persona su questo punto di vista ci vuole molto di piu’ di quello che ci voleva 50 anni fa per esempio.
    Avete mai visto le foto in costume delle vostre nonne o nonni? Non c’era molto da vedere no? Avevano una funzione questi vestiti, quella di proteggere i nostri corpi dagli sguardi e dalla critica altrui...
    ma la nostra esaltazione dell’intimita’ ha levato questa protezione, quando tutto e’ scoperto rimane solo una sensazione di vuoto interno. l’adorazione e la ricerca ossessiva dell’ intimita’ finisce col punirci nel peggiore di modi, costringendoci a conoscere il vuoto interno, e l’estraniamento del nostro corpo. (sono sicuro che molti di voi si riconoscono in questa sensazione, che puo’ in casi estremi manifestarsi con anoressia, bulimia, autolesionismo etc etc.)
    attenzione, io non sto prendendo un punto di vista religioso e dico che una volta era tutto bello e ora no, dico solo che questo processo storico del nudo-vestito-nudo ci ha giovato da una parte (nella liberta’) ma ci ha anche reso schiavi... e’ un pardosso...
    qui subentro un secondo io e dico una cosa... ricordiamoci pero’ che la normalita’ e’ solo dettata dai piu’, quindi quello che e’ un corpo normale puo’ essere normale per i nostri occhi ma non per un uomo del ’700...
    io credo che tutti gli uomini e donne siano unici e diversi (etnia, razza, sesso, eta’, tendenze sessuali etc), e che questo aiuti la societa’ e la crescita sviluppo di essa, logicamente certe cose che sono considerate come cultura in altri posti, da noi nel mondo occidentale sono considerate sbagliate, ed e’ giusto essere chiari su questi punti, pero’ il valore di TUTTE le persone per me e’ lo stesso. Secondo me anche una persona affetta da handicap, ha lo stesso valore di una persona ”normale”.

    Altra piccola parentesi (l’handicap che puo’ essere di diverso tipo, sociale, fisico etc, non e’ un aspetto della persona e basta, ma e’ il rapporto sbilanciato tra le aspettative di una societa’ e le possibilita’ dell’individuo).

    ecco come ci consideriamo: due entita' diverse....


    e' come se dicessi, sai, ieri ho incontrato i piedi di zio tattos che andavano a fare la spesa con le mani... o che ho visto le gambe del corvettun fare le farmers walk....

    Ma torniamo a noi.

    Adesso che vi ho riempito le palle con tutti questo discorsi del corpo oggetto, e di cartesio, vorrei introdurre il corpo SOGGETTO-oggetto e un approccio fenomenologico al corpo.

    Il nostro corpo e’ fenomenale.
    No non significa che siamo tutti dei ganzi e che facciamo cose da superman (somoja escluso)
    Il corpo fenomenale unisce i due aspetti che Cartesio aveva diviso:
    Il corpo si fa vedere e vede allo stesso tempo, noi possiamo sentire ed essere sentiti (non con l’orecchi eh... ).
    Il nostro corpo riflette e cerca conoscienza.
    Insomma, definirlo come solo oggetto mi sembra un tantinello sbagliato... eh o Carte’... ma che cosa ci hai combinato in questi ultimi 400 anni??

    Il nostro corpo NON sono le braccia, le gambe la testa etc et... quello che dobbiamo capire e’ cosa unisce queste parti e le fa funzionare...
    La fenomenologia considera le cose cosi’ come ci appaiono, cosi’ come noi le percepiamo, non cerca la verita’ assoluta.

    Questo che dico ora inculcatevelo bene nella testa:
    Noi abbiamo un corpo.

    NOI SIAMO IL CORPO

    Il nostro rapporto con il mondo non e’ meccanico (lo so mi dispiace tradire il mio compaesano Galileo) intellettuale o biologico.
    Il nostro rapporto e quindi il rapporto del corpo con il mondo e’ esistenziale!
    Come una canzone esprime il suo significato attraverso la musica, il nostro corpo lo fa attraverso la lingua (parlata) attraverso i gesti, attraverso i sensi.
    Analizzare la canzone nota per nota non ci fa capire quello che contiene... mi spiego?

    Noi viviamo il mondo circostante ATTRAVERSO il corpo, sentiamo, tocchiamo, parliamo, vediamo, gustiamo, senza queste capacita’ perderemmo la possibilita’ di esistere, di riflettere con la parola ed i pensieri.
    Noi siamo unita’ psicofisiche!
    In medicina si studia l’anatomia degli occhi etc... ma non si puo’ dire nulla di cosa significa vedere. Una prospettiva di questo genere ha bisogno di un altro approccio.
    I nostri pensieri astratti sono solo metafore.
    Il nostro corpo e’ quindi fenomenale.

    Una cosa che vi piacera’....
    Questa visione del corpo come oggetto-soggetto e’ il punto piu’ interno di altri cerchi concentrici, quale il contesto e la societa’.
    Cambiare il nostro corpo significa cambiare la nostra precezione della societa’ e della nostra cultura, ma allo stesso tempo cambiare il la concezione che la societa’ e la cultura hanno su di noi. Bello no?

    E una cosa ancora piu’ importante.
    La nostra AUTOSTIMA e’ condizionata da:
    Il corpo
    Dal contesto
    Dalla societa’

    Quindi se qualcuno di voi e’ depresso o ha problemi di vario genere, adesso dovrebbe avere capito da dove si puo’ iniziare a fare qualcosa.... da noi stessi, ovvero dal nostro corpo.

    Non vado oltre il discorso autostima, perche’ se no devo scrivere un libro!!
    Ultima modifica di .:überfranz:.; 24-11-2007 alle 09:08 AM

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