L’accrescimento della statura di ogni individuo dipende dall’aumento in lunghezza dello scheletro, che dipende a sua volta da due fattori: uno biologico e l’altro funzionale. Per quanto riguarda l’accrescimento biologico è noto a tutti che viene regolato da ormoni secreti da ghiandole endocrine, quindi su questo aspetto dell’accrescimento la pratica della cultura fisica e della pesistica non ha alcun impedimento perché solo le ipo iper-funzioni ghiandolari possono modificarlo. L’aspetto funzionale influisce sull’accrescimento corporeo, infatti è la funzione che stimola e sviluppo l’organo.
Lo scheletro è tanto più malleabile quanto meno è ossificato cioè quanto più il soggetto è giovane. L’alternanza di moderate pressioni e decompressioni – ciò che provocano gli esercizi di cultura fisica e di pesistica – promuove la crescita longitudinale delle ossa (da “ANATOMIA FUNZIONALE DELL’UOMO”-Kurt Tittel) che ha luogo quindi in direzione contraria a quella della pressione. Ma l’osso aumenta anche in spessore: lo stimolo funzionale per tale accrescimento è rappresentato dalle forze di trazione dell’apparato muscolare sulla periferia dell’osso e dal peso corporeo. Inoltre le superficie articolari sono ricoperte da cartilagine (cartilagine articolare), la cui persistenza dipende essenzialmente dal perdurare di sollecitazioni funzionali. Dove queste sollecitazioni vengono a mancare si giunge ad una rapida atrofia ed alla degenerazione delle componenti fibrose della cartilagine articolare (Muller. Fick)
Gli effetti dell’allenamento con i pesi sono sicuramente positivi sull’accrescimento della statura e su tutto lo sviluppo dell’apparato scheletrico e sono quindi smentiti i pregiudizi sull’accrescimento in altezza che esistono a riguardo della pratica della pesistica e della cultura fisica da parte dei giovanissimi
Quindi in atleti molto molto giovanni andrebbero evitati tutti quegli esercizi di compressione della colonna quali lo squat e non per problemi di crescita.
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