Buon pomeriggio
Mi sono imbattuto in questo articolo di Project invictus ..
La tecnica corretta serve per diventare grossi? (Parte 1) - Project inVictus
Mi ha molto colpito una parte che riguarda le risposte ormonali derivanti dai multiarticolari. In sostanza, nel lungo periodo/in cronico, questi ultimi non danno un vantaggio reale a livello di risposta ormonale , nel senso che non portano ad una maggior risposta ipertrofica. E affermano che i motivi per cui scegliere i multiarticolari sono da ricercare altrove: non nei livelli ormonali ecco (discorso valido per i natural). Insomma per una risposta ipertrofica conta l'allenamento locale se ho capito bene. Perché in teoria ok vengono secreti più ormoni però senza una stimolazione locale i recettori non lavorano al massimo . In sostanza un muscolo per crescere deve prima di tutto essere allenato direttamente se l'obiettivo è l'ipetrofia, o almeno NON con i soli multiarticolari (quindi per i bicipiti bisogna fare curl anziché pensare che crescano con i soli movimenti di tirata per il dorso, tanto per fare un esempio) .
Nella seconda parte dell'articolo si parla della tecnica. In pratica, al variare della tecnica, varia il modo in cui il carico si distribuisce sui vari muscoli. 100 kg di panca piana non equivalgono a 100 kg sul gran pettorale.
Qui cito pari pari l'articolo (fin qui ne ho fatto un grezzo riassunto)
"L’isolamento del bodybuilding (inteso come ricerca della massima tensione sul muscolo target), teoricamente , nasce in quest’ottica, si sceglie un muscolo bersaglio e si cerca, per quanto possibile, di ridurre la coordinazione intermuscolare a favore di quella intramuscolare. A parità di carico esterno un esercizio potrebbe sortire sempre maggiori stimoli se la sinergia muscolare viene sempre meno sfruttata.
Per questo molti bodybuilder sollevano carichi “bassi” (rispetto ai sollevatori di peso) concentrandosi di più sul collegamento mente e muscolo piuttosto che sulla sinergia muscolare, riducendo il lavoro degli agonisti (non si riesce a sollevare il massimo carico esterno ma si aumenta il carico interno)."
In seguito viene trovato un compromesso tra multiarticolari e monoarticolari
"Abbiamo così due strade: multiarticolari (in cui si ricerca in primis l’aumento del carico esterno) e l’isolamento (cioè ricerca della massima tensione al muscolo target). A seconda di come vi piace allenarvi tutte e due possono dare ottimi risultati. Ovviamente un mix è la strada ottimale, ma con il prossimo ed ultimo articolo vi mostreremo perché, noi del project inVictus, prediligiamo maggiormente il lavoro che si concentra sull’aumento del carico esterno nei grandi multiarticolari (panca, stacco, squat, rematore, lento, dip)."
E insomma, nel terzo e ultimo articolo si parla di come il powelifting con il suo rigore per la tecnica venga in soccorso, in parte, anche ai bodybuilders. Nel senso, che nel bb serve una corretta esecuzione degli esercizi , esecuzioni biomeccanicamente corrette insomma potendo evitare tutti quegli accorgimenti (che io definisco estremismi, in ottica bb) tipici dei pler: un arco troppo accentuato nella panca, ad esempio, nel bodybuilding non serve ad una beneamata cippa. A che pro diminuire il rom, aumentando il carico esterno ma diminuendo quello interno?
Cito ancora: " I multiarticolari sono i soli esercizi che permettono un aumento del carico rilevante in quanto il corpo è stato creato per lavorare con una sinergia muscolare.
Il modello fisiologico prevede la cooperazione di diversi distretti per raggiungere uno scopo comune “il corpo non ragiona per muscoli ma per movimenti” (Fausto Caruana).
L’isolamento tipico del bodybuilding è una condizione difficilissima da raggiungere che solo poche persone riescono a percorrere perchè va nella direzione opposta a quella per cui il corpo è stato creato. "
E insomma su Project di dicono favorevoli ai multiarticolari concludendo ad effetto (lo devo riconoscere, anche se non condivido ) : Una volta si diceva: il carico è un mezzo e non un fine.
Ribaltate questo concetto.
L’ipertrofia è un mezzo e non un fine."
________________________ FINE
Bene, per amor di completezza, ho riassunto (molto brevemente e in modo grezzo, lo so) tutti e tre gli articoli e non solo la parte che mi interessa.
A me ha molto colpito la parte che riguarda i multiarticolari / monoarticolari e il fatto che si debba ridurre la sinergia muscolare anziché promuoverla se il fine è l'ipertrofia. Ho presto abbandonato la scuola di pensiero che regna qui sul forum di dover aumentare la forza a tutti i costi sui 3 big. Ho sempre rispettato questa tesi, nessuno me ne voglia, ma se ho obiettivi diversi (bodybuilding) che ci posso fare? A me della forza importa poco o niente, ora sto facendo un bill starr ma solo perché non riesco ad allenarmi più di 3x week in questo periodo, e una multi va più che bene in 3 x week, mentre una mono non la vedo bene con una frequenza così scarsa, per motivi che non sto qui a discutere. E' una multi in cui mi sto concentrando molto sui complementari, devo specificarlo, non è proprio un bs rigoroso.
Lancio una provocazione, sempre con molto rispetto: insomma, si è sempre promossa la sinergia tra i muscoli su questa board e l'aumento del carico esterno, prendendolo quasi come dogma, anche per chi aveva obiettivi puramente estetici. Però non sempre più carico esterno equivale a più muscoli. E io l'ho notato quest'anno: ho eliminato la panca per qualche mese dedicandomi alle distensioni con manubri su inclinata, tanto per fare un esempio; non ho staccato per mesi (deadlift intendo). Sono stato molto in monofrequenza..eppure, per quanto io sia ancora un principiante e debba ancora migliorare, non sono mai migliorato come quest'anno, in termini di body rec almeno e di volumi: di ipertrofia insomma.
Poi, indipendentemente da mono/multi e dal tipo di allenamento che si fa, senza una dieta funzionale ai propri obiettivi non si va da nessuna parte.
Insomma, questo è il mio modesto parere. Voi che ne pensate?
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