Ciao ragazzi...
ho comprato il libro di Sears sulla dieta a zona... il mio pensiero assolutamente contro il sistema americano mi ha fatto tentennare un attimo all'inizio ma ho cercato solo di considerarlo dal punto di vista scientifico... beh qui nascono comunque le prime considerazioni che voglio comunque condividere con voi (attingere dalla sapienza altrui non è mai un peccato)![]()
1 secondo me l'apporto proteico è troppo.... ok che le proteine servono a costruire i tessuti... ma la massa dei tessuti del corpo umano non tende all'infinito e lo stock di proteine non utilizzate va sul fegato....quindi se il 30% di quello che ingerisco ogni giorno sono proteine... faccio un po i calcoli e credo che a fine settimana sono pronto per essere trasformato in patè!!
2 in fondo al libro sono contenuti alcuni tipi di diete... e la pasta non è menzionata ... la > parte dei cairboidrati sono di origine vegetale.... con un ampio spazio dedicato al consumo di avena (buona se sei un cavallo!!!) .... mi si è accaponata la pelle pensando che vivo nel paese per antonomasia migliore al mondo in fatto di cucina, paese dove il maccherone riveste un ruolo fondamentale nell'identificazione nazionale tanto da avere un proverbio dedicato (assieme al cacio)
3 all'inizio del libro lo scrittore si dichiara contro la lobby americana dei cairboidrati.... penso agli hot dog ai fast food e mi chiedo... nessuno gli ha fatto saltare in aria la macchina ????
è vero che le più grandi scoperte scientifiche sono sempre state fatte andando controcorrente e cercando oltre l'ovvio ma mi sembra un tantino una bella favola quella di entrare in uno stato di vita rasente la perfezione... una sorta di shangri-lla terrena...
io proverò comunque a fare mio il suo concetto di alimentazione... e finisco con questo disclamer:
ciò che ho detto è frutto di una mia interpretazione prima di rispondere leggete tutti il libro!!!!
attendo il vostro confronto!
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