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Discussione: l'approccio mentale nell'allenamento

  1. #16
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    Ottimo thread, mi piace.
    L'argomento è di grande interesse e si presta ad un'infinità di riflessioni e considerazioni.
    Vorrei contribuire con qualche mio pensiero, se può essere di aiuto.

    Prima vorrei commentare i singoli punti, parlando di come si applicano al mio caso, poi fare considerazioni generali.

    1. Da quando ho la home gym, mi alleno con il computer acceso, perché mi è molto comodo per consultare il programma di allenamento ed aggiornare il diario in tempo reale, man mano che proseguo con gli esercizi/serie. Anche nel mio caso ho una panoramica delle cose da fare, soprattutto i primi giorni di un nuovo programma.

    2. Sulla pre-visualizzazione non ci ho mai fatto un pensiero fortemente dedicato, anche se però credo di farla in maniera inconscia. È inevitabile pensare a quello che si sta per fare. Forse dovrei farlo in maniera più intensa e puntuale. Naturalmente in caso di esercizi particolarmente duri, pesanti o difficili, questo già avviene.

    3. serie di avvicinamento assolutamente sì, come avrete anche letto nel mio diario le faccio sempre, probabilmente anche troppe.

    4. Al salire dei carichi e delle difficoltà è normale che la concentrazione salga. E qui i pensieri sono mille, difficile descriverli a parole.

    5. Aggredire l'esercizio: direi di sì, ma non eccessivamente. Chiaramente nel caso di massimali o lì intorno, un po' di più. Poi nel caso dello stacco da terra, nel mio caso la questione si complica, ma lo sapete bene.

    6. Assolutamente i video e i consigli, i feedback, i suggerimenti del forum e della chat sono importantissimi. Oltre, naturalmente a quelli del mio sensei, ma questo non occorre neanche dirlo.

    7. sopportare la fatica: ci riesco abbastanza, il più delle volte. Più difficile è quando proprio una ripetizione non va, perché non ce la faccio. Può capitare se sono particolarmente stanco quel giorno o la combinazione n. di serie/n. di ripetizioni/carico non me lo consente.

    8. Obiettivi: anche questo è fondamentale, forse dovrei un po' migliorare in questo. Non basta avere un generico: devo superare il mio massimale, ma bisogna stabilire quando, come, in quanto tempo, ecc.

    Altre considerazioni.
    Qui si aprirebbe un mondo. Ripensando che mi è sempre piaciuto allenarmi, ma non ho potuto farlo in maniera regolare prima del 1996, anche se qualcosina facevo in casa, ma davvero poca roba. Di acqua sotto i ponti ne è passata davvero tanta, e tante cose le ho perfino dimenticate.
    Ricordo più chiaramente solo i primi anni di allenamento, poi il ripetersi tante volte delle situazioni rende impossibile ricordare tutto.
    La grande svolta c'è stata da quando ho iniziato a scrivere sul forum, alla fine del 2017.
    Lì è cambiato tutto.
    Ho imparato davvero tante cose delle quali non sapevo neanche l'esistenza, per dirne un paio, il powerlifting, la multifrequenza, le progressioni.
    Il 2018 è stato sicuramente l'anno più bello della mia vita, sotto il profilo dell'allenamento, ho avuto esperienza di tante cose stupende. Prima di tutto ho recuperato una forma accettabile, forse anche un po' più che accettabile.
    Stupendo il ricordo dei pantaloni che mi cadevano a terra perché troppo larghi, del fatto che ho aggiunto 5 buchi alla cintura per poterla stringere di più, che alla festa del paese di giugno 2018 non avevo in casa pantaloni che mi andassero bene, erano tutti larghi!
    E poi la conoscenza di tanti utenti del forum in chat, il clima gioviale, allegro, ma nel contempo utilissimo, con continui scambi di consigli e opinioni. E, cosa importantissima, ciò è stato anche fonte anche di motivazione. Questa è una cosa che ho visto in maniera chiara e lampante. Quando sei da solo, non la puoi avere nello stesso modo.
    Poi la gara a Bergamo, un'altra bellissima esperienza che, se dovessi raccontarla ora, mi porterebbe via un sacco di tempo e spazio e probabilmente vi annoierebbe. Mi limito a ringraziare Kel, Morgante, il grande Doc (che mi aiutò a raggiungere il bersaglio prefissato) e Andrea.
    Il 2019 è stato molto meno gradevole, ma non privo di emozioni. Il distacco del tendine, l'operazione, la riabilitazione, il lento recupero. E qui ringrazio in particolare il nostro Eraser, che mi ha aiutato.
    Il 2020, purtroppo segnato dal Covid, come unica cosa positiva, mi ha consentito di allenarmi un po' di più in casa.

    Come motivazione ci sono diverse cose. Nel mio caso, essendo appassionato un po' più di body-building che di powerlifting, come interesse primario ho quello di migliorarmi dal punto di vista della forma fisica. Per rispondere a lucaaa97, no, non sei l'unico "feticista" del pump. Il pump è una cosa stupenda, mi piacerebbe poterlo provare un po' di più, ma ci vorrebbe una maggiore massa muscolare...
    Però anche lo scopo primario del powerlifting mi interessa, eccome. Chiedetelo ad Andrea, sono sempre interessato a provare a migliorare i massimali. Ma mi sembra anche normale.
    Un ultimo pensiero che mi è venuto più volte negli ultimi anni. Se qualcuno mi chiede: ma perché stai sempre a pensare all'allenamento? La risposta più solida è: perché in palestra, se ti impegni, i risultati arrivano. In altri ambiti purtroppo non è sempre vero.
    Ultimissima cosa: essere sempre natural, altrimenti (oltre alle altre considerazioni) non si può avere soddisfazione.

    Spero di non avervi annoiato.
    Ultima modifica di Romulano; 17-07-2021 alle 01:47 AM
    Romulano

  2. #17
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    Discussione molto interessante, bravo!

    Anche per me l'approccio mentale e il mantere una routine standard è molto importante. Vado in palestra sapendo esattamente cosa dovrò fare e sapendo esattamente quanti kg devo usare e quante ripetizioni dovrò fare con quel peso.

    Poi ho bisogno di lavorare in un ambiente positivo, non voglio avere attorno persone che mi trasmettono negativià, magari lamentandosi del lavoro o dei caxxi loro non legati all'allenamento, per questo cerco di interagire il meno possibile con gli altri utenti della palestra (soprattutto quelli che so essere più lamentosi, compresa mia moglie che si allena più o meno al mio stesso orario ). Subire vibrazioni negative mi pesa molto, mi toglie aggressività, cosa pericolosa perchè lavoro sempre sul limite del cedimento.
    -Where Eagles Dare-

  3. #18
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    Sta venendo fuori veramente una bella discussione..

    Quando vi impegnate siete bravini!

    Eraser
    ...chew...before it's too late...
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  4. #19
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    Ammetto che il primo approccio con i pesi è stato traumatico e per pura necessità di cambiare atteggiamento non solo verso la costruzione di un fisico, ma verso la vita che conducevo in generale.
    È stata la molla, i primi tempi naturalmente mi maledicevo, perché il fisico non rispondeva come volevo ed ero sempre spossato.
    La classica frase "chi me lo fa fare" era all'ordine del giorno.
    Poi, rinsaldandomi, traendo forza dalla quarantena, mi sono appassionato sempre di più, a marzo ho conosciuto il forum sfruttandolo ed ho imparato ad allenarmi con senno (o almeno spero).
    Ora non potrei stare senza, pur accorgendomi di essere tutto meno che portato .
    La vera palestra la vivo da poco più di un mese.
    Ho il mio programma che è lineare, avendo piu tempo libero la mattina di solito faccio un buon stretching ed una passeggiata per rilassarmi, poi il pomeriggio butto giù la mia scheda del giorno sul quaderno ed entro in clima, guardando le correzioni che gli utenti, specie il doc, mi hanno scritto nel diario virtuale.
    Nel riscaldamento a me piace alzare un po' i battiti, poi naturalmente fare qualche serie allenante di avvicinamento. Qui ho ancora qualche difficoltà, perché nelle serie brevi, magari un 5x5, mi accorgo di riuscire a spingere bene dalla seconda o terza serie . Sintomo che io CREDO di scaldarmi, quando in realtà sto a farmi le pippe.
    L'approccio mentale secondo me vale quasi quanto il fisico. Me ne accorgo e ci devo lavorare molto. Vado sotto pensando di essere duro, invece il 90 per cento delle volte è prima il cedimento mentale che quello fisico. Ciò mi fa inc.azzare, perché ho sempre pensato di essere una testa dura, in realtà invece sono zero sotto questo punto di vista e devo migliorare molto.
    Per il resto, cerco di avere una tecnica decente in tutto quello che faccio, ho qualche problema oggettivo nel sentire bene il mio corpo, quindi specie nei complementari mi focalizzo tutto sul sentire bene la giusta contrazione muscolare. Del carico molte volte non mi interesso, a parte nei fondamentali, anche se ho la sensibilità di sentire quando esso sia allenante o meno.
    Nei fondamentali cerco la migliore tecnica possibile che posso mettere visto che ho iniziato ora, ma anche io nel mio piccolo tento di essere aggressivo e non subire il peso, inoltre ho sempre una componente istintiva che non vorrei mai perdere.
    Mi piace il silenzio, niente musica, cuffie.
    La poca forza che ho la trovo dentro.
    Ecco perché invidio chi ha una home gym.
    Mentre io bestemmio per alzare un carico ridicolo alla panca, non mi fa piacere sentire gente che parla di sneakers. Ma è un problema mio, non loro.
    Concludo dicendo che io ho sempre praticato sport di squadra.
    Qui invece è tutto diverso.
    Non ho velleità di gareggiare nel PL o di bb, sono semplicemente uno a cui piace allenarsi.
    Qui il vero giudice sono io. Ho un obiettivo anche fisico da raggiungere. Ma la vera sconfitta sarebbe non migliorare col tempo. Guardare da dove sono partito, fare piccoli passettini ogni giorno anche nei "fallimenti". Ho imparato in questi anni che il percorso è importante quanto l'obiettivo. Mi guardo indietro, sono un po' progredito, ma non mi basta. In questo modo, ti rinnovi ogni giorno, tenti di alzare l'asticella e non ci sono limiti ai parametri di miglioramento a cui guardare. Non sei mai arrivato.
    Ultima modifica di PistolPete; 19-07-2021 alle 11:42 AM

  5. #20
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    Approfitto del thread per parlarvi della mia grande paura, ovvero diventare una di quelle entità che io chiamo "fantasma della palestra"

    Ovvero una di quelle entità che un tempo bruciavano di passione per il bodybuilding, ma che nel corso degli anni hanno visto morire questa passione.

    Questi fantasmi continuano a infestare la sala pesi, aggirandosi svogliate e indolenti con addosso lugubri stracci che una volta erano magliette della Gold's Gym, passando da una macchina all'altra senza mai fare più di mezzo esercizio.
    Io provo un'enorme pietà per questi fantasmi che, nonostante abbiano perso ogni traccia di passione, non riescono a smettere di venire in palestra... provo pietà e terrore, perchè ho paura di poter diventare uno di loro!

    A parte gli scherzi, negli anni ho cambiato spesso hobby e passioni... arriva un certo momento nel quale una cosa che prima facevi con piacere e che non vedevi l'ora di fare perda improvvisamente di attrattiva. L'unica passione che non mi è mai passata è quella della palestra... una delle mie più grandi paure è che arrivi quel giorno.... quel giorno in cui mi dirò "che palle, ma chi me lo fa fare di andare ad allenarmi..."
    -Where Eagles Dare-

  6. #21
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    Citazione Originariamente Scritto da carnera Visualizza Messaggio
    Approfitto del thread per parlarvi della mia grande paura, ovvero diventare una di quelle entità che io chiamo "fantasma della palestra"

    Ovvero una di quelle entità che un tempo bruciavano di passione per il bodybuilding, ma che nel corso degli anni hanno visto morire questa passione.

    Questi fantasmi continuano a infestare la sala pesi, aggirandosi svogliate e indolenti con addosso lugubri stracci che una volta erano magliette della Gold's Gym, passando da una macchina all'altra senza mai fare più di mezzo esercizio.
    Io provo un'enorme pietà per questi fantasmi che, nonostante abbiano perso ogni traccia di passione, non riescono a smettere di venire in palestra... provo pietà e terrore, perchè ho paura di poter diventare uno di loro!

    A parte gli scherzi, negli anni ho cambiato spesso hobby e passioni... arriva un certo momento nel quale una cosa che prima facevi con piacere e che non vedevi l'ora di fare perda improvvisamente di attrattiva. L'unica passione che non mi è mai passata è quella della palestra... una delle mie più grandi paure è che arrivi quel giorno.... quel giorno in cui mi dirò "che palle, ma chi me lo fa fare di andare ad allenarmi..."


    pel de poia!

    le analogie tra fare pesi pesanti e farsi di droghe pesanti sono molte

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