ci sono diversi fattori da tenere presente e valutare, altrimenti si ridurrebbe tutto in modo troppo semplicistico, mentre per gli addetti ai lavori la questione è più complessa.
Non si può testare sempre e solo i vincitori di categoria, innanzitutto perché potrebbero essere sempre gli stessi e magari già testati nel contest precedente, dunque si rischierebbe di essere prevedibili, di sprecare denaro nel caso di responsi negativi ravvicinati, di essere accusati di accanimento e di fornire delle facili vie di fuga: sarebbe sufficiente arrivare secondi (magari dietro un atleta comunque inarrivabile) ma stabilire un record junior o master per sentirsi inattaccabili.
Tra le valutazioni vi sono: logicamente la frequenza di vittorie o podi dell'atleta, una rotazione che permetta di testarne più possibile nel succedersi delle gare nonostante i mezzi contenuti e dunque il numero forzatamente limitato per ogni competizione, il fatto che un determinato atleta sia o meno in procinto di essere convocato in maglia azzurra e partecipare ad un evento internazionale ravvicinato da cui potrebbero scaturire malaugurate penalizzazioni nei confronti del nostro paese, una equa distribuzione tra uomini e donne nei limiti delle statistiche e dei campioni prelevabili, la differenza tra gare complete e di specialità, tra campionati e trofei, tra equipped e raw e quindi la possibilità di testare più facilmente una tipologia di atleti in una circostanza piuttosto che in un'altra, un ventaglio che possa interessare il maggior numero di sodalizi di un certo rilievo, l'opportunità di non testare a livello nazionale chi è già sotto stabile controllo della federazione internazionale mediante controlli a sorpresa al fine di non disperdere le risorse, l'eventuale occasione di testare un atleta che partecipi a due gare nella stessa manifestazione così da indirizzarsi contemporaneamente con un solo test su due categorie, ecc.
I criteri come si può vedere sono molteplici, alcuni oggettivi altri discrezionali da parte dei componenti la Commissione antidoping: non si intende affatto alimentare la cultura del sospetto ma nondimeno di norma ci si dirige verso atleti di classifica e non al debutto per comprensibili motivi di concretezza, senza che tuttavia la forbice debba essere giocoforza ridotta a soliti 1 o 2 atleti noti di ogni categoria, riservandosi così una certo raggio d'azione.
Ricordatevi comunque che questa pur sempre amara pratica poliziesca è divenuta una conditio imprescindibile per i giorni nostri ma non deve diventare l'alibi per nessuno per giustificare il mancato raggiungimento di risultati e neppure l'argomento principale con il quale sostituire l'evento agonistico ma una piaga da cui non nascondersi e semmai da curare o lenire, restando tutti gli altri pur sempre numerosi aspetti positivi dell'attività atletica, pena la scomparsa di tutto lo sport agonistico e del suo enorme e incontestabile valore.
Ultima modifica di Tonymusante; 23-04-2014 alle 01:49 AM
...i pesi pesano, non c'è niente che pesi quanto un peso...
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