Ciao a tutti,
innanzitutto un saluto perchè sono nuovo del forum.
Mi sono iscritto perchè facendo varie ricerche per venire a capo del mio problema mi sono imbattuto in questo forum
in cui ho trovato delle ottime e competenti risposte, soprattutto da parte di Armando che spero mi legga.
Sono un medico di 50 anni da sempre sportivo e dopo innumerevoli colloqui con amici ortopedici e fisioterapisti, come spesso succede tra colleghi, non sono ancora riuscito ad avere una diagnosi precisa.
La RM indica le solite protrusioni discali a livello di tre dischi lombari che si sovrappongono ad una quadro anatomico di lieve displasia bilaterale delle articolazioni coxo-femorali con l'arto sinistro di mezzo cm abbondante più corto e una marcata iperlordosi.
Ho fatto molto sport compreso sci agonistico senza mai risentire di problemi muscolari, poi, 6 anni fa, sono cominciati i guai.
Piegandomi in avanti ho avuto la prima classica lombalgia acuta che si è ripresentata a più riprese fino a quando, un anno fa,mi sono messo d'impegno a fare ogni santa mattina stretching (che colpevolmente ho sempre snobbato) concentrato sui glutei e piriformi.
La situazione è migliorata tantissimo, ora posso di nuovo facilmente infilarmi il calzino sn senza dover appoggiare il piede al letto, sicuramente la muscolatura si è allungata molto, ma vorrei risolvere il problema e i colleghi ortopedici non sanno che dire.
il dolore si localizza sempre all'inserzione del grande gluteo dx (e spesso anche a livello sacrale) che in fase acuta sento essere contratto solo in quel punto (sembra ci sia uno scalino) e dopo energico e lungo massaggio e assunzione di Sirdalud residua in un dolore sordo alla compressione digitale. Dura circa 3 giorni rendendomi difficile sciare con naturalezza perchè mi aspetto sempre il colpo della strega in arrivo.
I colleghi, che come sempre scherzano quando si tratta di una amico collega, mi dicono che sono uno di quelli che dovrebbe farsi massaggiare ogni settimana (aggiungono da una bella massaggiattrice...scemi ahahah) e magari mettere un plantare a sinistra...insomma non sanno che pesci pigliare, visto che la RM esclude patologia articolari a carico delle sacroiliache e i sintomi non sono caratteristici per il quadro discale abbastanza normale per un 50enne.
Escludono una eziologia discale e non sono nemmeno convinti che sia una franca sindrome del piriforme
Insomma, in base alla vostra esperienza cosa mi consigliereste per risolvere una volta per tutte il problema tenendo anche conto che da medico non riesco a farmi fare manipolazioni perchè conosco troppo bene il rischio a livello delle arterie vertebrali e non credo alla utilità a lungo termine di manipolazioni vertebrali cervicali che ti vogliono comunque fare sempre?
Grazie della voglia che avete avuto di leggere il mio resoconto....aspetto consigli.
Roberto
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