Premetto questo, dopo aver fatto un incidente in motorino, mi sono dovuto fermare nei miei allenamenti e ho aprofittato nel guardare un po di tecniche di allenamento e ho scoperto che negli esercizi di spinta ( come panca piana, alta o spinte per le spalle ) ma anche in quelli di tirata, bisogna addurre le scapole. Non avendo idea cosa volesse dire, perché non capivo esattamente cosa dovevo fare, ho iniziato a provarci tenendo a mente di mantenere le scapole una vicino all altra. Nel frattempo mi sono accorto di avere un atteggiamento cifotico. Quindi con lo stretching, sotto la guida di una fisioterapista, e l ho risolto. Ma rimaneva sempre il problema dell addurre le scapole. Prima ho iniziato portare indietro le spalle diciamo contraendo il trapezio, e mi davano fastidio i tendini ovviamente, poi a fare pressione continua verso il basso alle spalle per abbassarle, e avevo sempre fastidio ai tendini, poi mi resi conto che per addurre le spalle c entravano si, ma non dovevo agire su quelle, perché quando anche nei video si sente ' mantenere le spalle basse nell impostazione' si intende semplicemente di non alzarla portandole fuori asse. Quindi nell impostazione del esercizio non alzavo più le spalle ma le rilassavo ( come subendo il peso e trovavano un punto di equilibrio) . Per avere un tronco pronto, diciamo non rilassato, per la spinta ( come per fare panca) o per la tirata ( come per fare lat machine ) e visualizzando le due scapole che si toccavano ho iniziato a fare pressione, penso tramite diaframma come per fare perso su un punto del corpo per avere più forza. Ma anche questo penso sia sbagliato.
Dunque il discorso di addurre le scapole, che può valere sia per esercizi di spinta/tirata o anche per lo squat, si può riassumere dicendo che quando si va ad affrontare lo sforzo bisogna fare cosa?
Stare semplicemente rilassati con le spalle, e nel momento dello sforzo non alzarle, per 'rubare' o darsi più slancio senza superare l asse delle spalle??
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