Carissimi,
ho la passione dei lunghi trekking a piedi: quelli dove giri per montagne e boschi con pesanti zaini sulle spalle; quelli dove dormi tra la natura e poi riparti per un'altra marcia di 8 ore (non consecutive).
Li faccio in solitaria e spesso durano 2 giorni, qualche volta 3.
Fino ad ora mi sono sempre allenato 3/4 volte a settimana alternando sessioni cardio a split 5x5 di panca, stacchi e squat.
Purtroppo credo che non sia l'allenamento migliore e vi spiego perchè:
- la mia resistenza alla fatica prolungata è troppo bassa.
Camminare ore con 25Kg di zaino in spalla, affrontando pendenze considerevoli su terreni sdrucciolevoli o piccole arrampicate su roccia, mi stronca!
Pensavo che fare bici e vogatore mi avrebbe allenato a questo genere di fatica, ma evidentemente non è così.
- Dopo due giorni di trekking ho dei doms molto forti nella parte alta del quadricipite femorale (o forse del sartorio) e non riesco a capire come allenare in modo funzionale questo punto.
E' evidente che squat e stacchi mi facciano molto bene per il resto delle gambe che non risentono della fatica, ma lì in alto qualcosa non va....
- Crampi ai polpacci.
Secondo voi c'è un sistema per allenare questa zona a sopportare sforzi di bassa entità, ma prolungati nel tempo?
In bici (MTB) anche se pedalo un'ora tra i boschi non avverto mai i crampi e sono certo che non dipendano da sbilanci idrici/salini
- Spalle.
20/25 Kg di zaino sembrano pochi, ma portato per 2 giorni di fila vi assicuro che si sentono! Come posso migliorare la fascia delle spalle per meglio resistere ad un peso modesto portato però circa 8 ore al giorno?
Dunque ricapitolando, come impostereste un programma propedeutico al trekking, considerando i problemi che sopra ho esposto?
Confido nella vostra sapienza!
Grazie in anticipo!
CG
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