Il problema, che Giorgio ha fatto presente come consiglio, è proprio quello di farsi un'opinione, un'opinione che può essere fuorviante. I libri di McRobert, Brawn in prima fila, sono schematici, metodici, non ammettono alterazioni, personalizzazioni almeno nel percorso base, indicano una via e la portano avanti a senso unico. Ora io personalmente ho conosciuto ragazzi che hanno vissuto la palestra "fai da te", vale a dire tutto quello che hanno imparato è stato per loro volontà, attraverso libri, riviste, articoli, colloqui con altri appassionati e via dicendo e sempre comunque senza la possibilità di avere un istruttore veramente consapevolee. Nel 99% dei casi la prima volta che si entra in una palestra l'istruttore propone la classica scehda computerizzata con un'infinità di esercizi e serie. Poco male, almeno all'inizio. Naturalmente al ragazzo di turno non passa nenache lontanamente per la testa di contraddire l'istruttore non perchè non vuole, non ha le basi........ma perchè l'idea nenche lo sfiora. Non si pone il problema del perchè deve eseguire quell'esercizo, perchè 4 serie invece di 3, 2 od 1 del perchè quella sequenza di esercizi, di quel tempo di recupero.......la scheda prescrive 3 x 12, ok si farà 3 x 12, si conta 1,2,3,4,5.........si arriva alla dodicesima e si pone il bilanciere sui sostegni.........la scheda recita 3 volte a settimana, bene lunedì-mercoleì-venerdi, e perchè non lunedì-martedì e mercoledì............la dieta? perchè dovrebbe seguire una dieta, non vuole diventare come Arnold.........squat, stacchi.......fanno male alla schiena, rack? no grazie...........ora con il tempo tutti questi errori portano inevitabilmente alla fine di ogni progresso, e sarà per l'attitudine umana a cercare il miglioramento nelle cose, si cerca di capire il perchè ed il per come........e si arriva alla rivista! bene se acquisterà M&F, Flex si ritroverà con la foto di Ronnie ed una routine che per seguirla sarebbe necessario una modifica al calendario, tantè che non basterebbero i giorni........se approda ad Olympian's o qualche articolo di McRobert si ritroverà invischiato nel biio più puro......ed i campioni sono dopati, ed il superallenamento dopo 2 cicli di carico, siamo tutti hardgainer, gli esaygainer sono pochi e sicuramente voi non lo siete, ed i complementari al rogo, per le gambe solo squat e stacchi, ed il natural, il natural, il natural, e l'apoteosi dell'alimentazione nell'ultimo capitolo di brawn..............poi vediamo i frullati alla tozzi che fanno acqua da tutte le parti ed inevitabilmente passando da routine iper-voluminose e quelle brevissime i risultati arrivano e riprendono......ed il neofita convinto di aver trovato la strada giusta.......poi di nuovo lo stop, la causa? Sono un Hardgainer, dirà (e quello che vi racconto l'ho notato tantissime volte) non ci si pone anche in questo caso neanche nell'ipotesi che ci sia qualcosa di sbagliato, si è come risucchiato nel breve-intenso ed infrequente.......si è come in un sistema chiuso, che non ammette uscita e siamo così tanto influenzati che anche se pensiamo ad un possibile aumento di volume, l'idea ci fa rabbrividire. Allora cosa sto dicendo che il biio è da buttare W l'alto volume? no, sto dicendo il contrario? no, neanche questo.
Dico che un principiante non sa valutare molte cose, e l'allenamento, e le risposte dell'organismo agli stimoli imposti sia da quest'ultimo che dalla dieta e quant'altro e quindi l'applicazione di principi seppur corretti, se messi in pratica secondo schemi rigidi, come voglioni i libri di McRobert, portano al fallimento.
Bisognerebbe sapere quando iniziare una routine abbreviata, quando lasciare che questa sia caratterizzata da un più alto volume, quando inserire esercizi complementari affianco ai fondamentali, quando fare forza, massa e via dicendo, quando decidere di iniziare una zona, quando abbassare la % proteica, quando diminuire quella glucidica e scaricare e via dicendo, cose che un libro difficilmete potrà insegnare, ed anche dove cercasse di farlo, sarebbe sbagliato voler necessariamente tracciare una strada senza vie secondarie, e mi riferisco di nuovo a Stuart.
Molti sono in grado di discutere di McRobert senza paraocchi solo dopo molti anni di allenamento, perchè hanno preso coscienza di molti aspetti, altri mitizzano la figura dello stesso, perchè in quel momento le routine ultra abbreviate stanno funzionando su di loro, e lo stesso per quel che riguarda l'alimentazione. Ma ripeto chi si ritrova partendo da 0 un libro così potrà trarre molte consideraioni errate, proprio perchè il libro stesso indica l'unica via a detta dell'autore.
Ecco perchè mi sento di consigliare i libri di Mentzer che sono tutt'altra cosa
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