Mi ha colpito uno degli ultimi articoli di Paolone, quello sul sovrallenamento e sulla sindrome da sovrallenamento. Mi ha spiantato xkè pensavo che essere forti (di carattere, di personalità) potesse essere la chiave per evitare il sovrallenamento o peggio la sua sindrome. Dopo che ho lessi il contrario vivevo sempre vedendo più nitidamente il limite tra quello che facevo e quello che potevo ancora fare (e quello che non facevo), condizione che xò mi portava a farmi ancora più seghe mentali (data la mia giovane età) e che conseguentemente ho fatto bene a sotterrare in fretta. Ma adesso sò che sono un soggetto ad alto rischio e devo starti attento.
Il precedente è un commento al tread di Paolo "Insoddisfazione e Overtraining" che faccio qui, in veste non ufficiale.
Il successivo è una riflessione sfumata da quell'articolo ovvero la condizione inversa del sovrallenamento: il Low Training, che però porta ad avere gli stessi sintomi. Il pensiero mi è venuto in mente unendo alcuni articoli sulla accomodation law e quello sopraeccitato di Ironpaolo. Il pensiero è quello che allenarsi troppo infrequentemente o allenarsi male e poco per lungo tempo, con la speranza di ottenere chissà quali risultati porti ad avere una cattiva immagine di se. Questa personificazione trova oggettivazione nella accomodation law ovvero che "l'allenamento che non induce sensibili modificazioni o stimoli neuro-fisiologici non porta a nessun miglioramento".
Il crollo psicologico si ha quando la gente vede crollarsi le aspettative dal sul "lowallenamento" dove aveva riposto tutte le migliori intenzioni (dimagrimento, muscoli, forza). Succede a casua del pensiero che gli utilizzatori dei metori lowtraining attribuiscono al training stesso...ovvero il pensiero dell'essere hardpeople (c'è tutta una letteratura in merito) quando invece sono nella "scienza psicologica" dei fatti delle soft\low people illuse di ottenere qualcosa, illuse di fare un allenamento non-low, convinte di fare bene.
La condizione di lowtraining non si sviluppa da un giorno all'altro come la condizione di overtraining descritta da paolino. Praticamente è identica (quindi un invito a leggere il suo tread) solo và vista dal punto di vista opposto. Dove là c'è un tizio che vuole allenarsi troppo xkè poco non porta a risultati, quà ce n'è uno convinto che pensa che allenarsi poco porta a risultati rispetto all'allenarsi tanto...e così via (per induzione).
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