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Originariamente Scritto da
Sivili
Difatti sarebbe buona norma rispondere nel modo indicato da Sèlavy. In quel caso, hai ragione, non si sbaglia mai. Non certo perché viene esplicitato il contenuto della risposta, errore che può fare solo chi legge in modo disattento e forse prevenuto, ma perché viene chiesto con enfasi un approccio diverso a coloro che commentano.
Di onestà, serietà e responsabilità si tratta. Ho letto più volte il thread e ogni volta ho notato che alle domande iniziali poste da Sèlavy ben pochi hanno risposto o tentato di rispondere. Le foto non dovevano essere altro che uno strumento per poter valutare un percorso individuale in modo da dare qualche indicazione: un modo per aiutare l'utente a capire come intervenire là dove lui stesso afferma di trovare difficoltà... e invece, ben presto le foto sono diventate il fine della discussione, anzi il fine è soltanto il commento più o meno sprezzante, più o meno ironico, più o meno pseudo militaresco tidistruggocosìcresi. Ma le "ingiurie" contro una foto sono ingiuria contro un corpo, sono distruzione di un lavoro sia fisico che emotivo e vanno a toccare tutti quei meccanismi che portano una persona intelligente (e quindi non parlo semplicemente di coloro che vogliono avere il fisicaccio da esibire e basta) ad "ossessionarsi" con una "cultura" del corpo (e come non ricordare l'esempio illustre, Mishima?).
Si è fragili perché si espone molto più di un corpo, almeno per quanto riguarda alcune persone. E questa fragilità richiede tatto, enorme tatto. Se ci fosse reale comprensione di questo presupposto, si potrebbe anche rispondere in modo brusco e con parole non sempre lusinghiere, ma ci sarebbe un'onestà di fondo che la persona acuta percepirebbe e non ci sarebbe spazio per malumori e infervoramenti.
La galleria posedown non dovebbe essere vista come una vetrina d'esibizione e il body building spesso incorre nel pericolo di essere esibizione scevra d'ogni riflessione estetica. Ho letto una inutile discussione sull'opportunità o meno di mettere foto quando "non si è all'altezza", ragionamento che tradisce un imperdonabile travisamento della disciplina e dell'esistenza di un forum come questo. E certo non tutti i commenti sgradevoli possono essere giustificati dalla libertà d'espressione e da una presunta schiettezza: prima ancora dovrebbe esserci obbligo di responsabilità e onestà nel riconoscere il proprio ruolo di interlocutori.
Detto questo, posso anche capire le sparate di Stefanopunk. In fondo tutti i forum portano a galla i peggiori meccanismi sociali per cui una sorta di anzianità nel frequentare un posto, un gruppo, un contesto, e la inevitabile noia che subentra dopo anni, inducono alcune persone a rispondere in modo sprezzante e sarcastico, perdendo di vista le ragioni stesse per cui si sono avvicinate a quel contesto. Quel che faccio fatica a capire è chi, non riuscendo ad indagare con chiarezza e sufficiente profondità alcuni meccanismi, s'appella a una sorta di correttezza di comportamento che, nel redarguire, in poche parole non dice altro che: "mangia ***** perché sei nuovo e perché devi migliorare e attento alle tue reazioni che sono poco consone al sistema che cerchiamo, volontariamente o involontariamente, di preservare".
Come dicevo, ci vuole onestà, serietà e responsabilità.
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