Veramente non è proprio così...
Veramente non è proprio così...
grazie,
se posso dire la mia continuando a ingerire piccole quantità di cibo si sollecita il metabolismo stimolando la funzionalità tiroidea.
Non ultimo piccoli pasti e bilanciati aiutano a limitare i livelli di bilirubina nel sangue.
Infine mangiare spesso aiuta a non sentire i crampi della fame e quindi abbuffarsi nei pasti principali.
direi che i vantaggi ci sono.
ciao
crampi si intende i languori e non hai quotato l'intero semplice concetto. Arrivare a tavola e non abbuffarsi è fondamentale in particolare quando passi i 25 / 30 anni sia per questioni epatiche che cardiache.
Personalmente , nel caso di un normale caso umano che studia o lavora ed effettua una importante attività fisica , ritengo impossibile pensare ad apportare cibo solo tre volte al giorno senza arrivare a effettuare il pasto sentendosi affamati. A meno di esagerare con l'apporto calorico ad ogni pasto e dover fronteggiare poi l'inevitabile appesantimento che ne deriverebbe con tutti i contro del caso. (aritmie , appesantimento , sonnolenza , sbalzi pressori , etc. etc. etc.)
Poi è chiaro che magari un soggetto su 10 possa comunque non aver problemi di sorta ... ma un solo soggetto non fa testo.
ciao
Ultima modifica di wind636; 20-04-2011 alle 01:50 AM
Vale anche per i languori, ma devo aggiungere che oltre ad evitare di creare un deficit eccessivo, gran parte è grazie ai cibi grassi che inducono maggiore e prolungato senso di sazietà e l'assunzione di proteine sotto forma di cibi solidi che a differenza delle polveri ci mettono il loro tempo ad essere assorbiti (ragione per cui pochi (3) pasti con molte proteine hanno i loro vantaggi).
per approfonimenti fonti qui:
http://smarthealth.tumblr.com/post/3...3-hours-better
aspetta ... qui stiamo mescolando le esigenze individuali del singolo caso con le basi su cui si fondano i criteri nutrizionali.
Un conto è discutere un caso di estrema obestià un conto è discutere di casi in cui si deve raggiungere un compromesso tra buona qualità della vita e possibilità atletica.
Inoltre non ci si deve soffermare solo su un aspetto positivo che un tipo di alimentazione offre perchè dietro a quell'aspetto positivo magari ci sono situazioni che posso sfavorire altri fattori. Nutrirsi abbondantemente in uno step PUO' COMPORTARE , e sottolineo puo' comportare , sonnolenza , appesantimento del fegato , dei reni , dell'intestino , aritmie e via dicendo ... poi che questo non accada in tutti i casi siamo daccordo ma non vuol dire che se un soggetto su 100 non riscontri problemi allora si puo' asserire che tale metodologia sia ottima in tutti i casi.
Detto questo l'articolo non l'ho letto bene pero' in fondo si dice : "eat whenever you want or how frequently/infrequently you please, so long as you properly balance calories and macronutrients."
1 : sono le basi della fisiologia nutrizionale ma trovi ogni risposta in qualsiasi testo di medicina sportiva o dietologia. Piuttosto dubito che tu possa trovare indicazioni atte a suggerire come siano migliori 3 pasti abbondanti piuttosto che 6 piu' modesti. Vorrebbe dire tentare di intaccare le basi di qualsiasi dieta esistente al mondo.
2 : http://www.fegato.com/it/domande/esp...x?cc=1&c2=4988
In quest'ultimo caso non si necessita di alcuno studio , basta effettuare delle analisi del sangue mirate a digiuno da anche 6/8 ore e ripeterle dopo l'assunzione di cibo per verificare una gia discreta variazione. Variazione che aumenta proporzionalmente con il passare delle ore di digiuno. Poi è chiaro che se i valori variano entro i range di tolleranza massima comunque non ci sono grossi problemi.
poi per carità ognuno ha le proprie esigenze e le proprie abitudini ma tali abitudini non dovrebbero mettere in discussione i concetti di base dell'alimentazione ...
opinione personale eh ?!![]()
... ottimo ... nessuno ne tantomeno tu stesso in questo tread affermi che 3 pasti siano migliori di 6. Riporto alcune citazioni :
CT-7B (piacere di fare la conoscenza)
nn vi è alcuna differenza nell'aumento del REE giornaliero tra 6 e 2 pasti....nessuna. fare 6 pasti è solo comodo quando si assumono molte calorie, solo per evitare una troppo forte dilatazione dell'apèparato gastrointestinale e la maggiore sonnolenza che si ha dopo un pasto troppo abbondante
tattoos : (piacere di fare la conoscenza)
Sul numero di pasti, anch'io avevo sottolineato l'importanza del non sentirsi "ingolfati".
In ipo, continuo ad essere convinto che sia utile dislocare in più pasti l'introito per evitare i sensi di fame.
e altre cose interessanti.
Ora la prima affermazione non è errata ma non è nemmeno completa. Una affermazione non completa in medicina puo' essere deleteria. Nel caso dei tre pasti possiamo accertare che dal punto di vista atletico puo' non cambiare nulla ma non dal punto di vista fisico. Ingolfare il fisico di cibo non comporta solo sonnolenza e dilatazione gastrointestinale ma appunto a causa di quest'ultima puo' avvenire una compressione del diaframma il quale puo' gravare sui polmoni nonchè di conseguenza sull'apparato cardiaco. Il tutto in particolare dopo i 30/35 anni puo' causare difficolta respiratoria e aritmie cardiache. Chiaro non in tutti i casi ma in moltissimi. Basterebbe fare un ecocardio dopo un abbondante pranzo per scoprire cose impensabili ...
La tua affermazione invece è corretta e non si discosta da quello che ho detto io ...
quindi possiamo concludere che la questione numero di pasti viene lasciata a quello che il singolo individuo ritiene migliore per se stesso. Non sempre pero' quello che riteniamo migliore è effettivamente il meglio.
ciao
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