anoressia e bulimia (Così come altri disturbi quale il dismorfofobico) sono alterazioni dell'immagine corporea quindi, visto che la capacità di autocritica è alterata (perchè è alterato proprio lo spirito critico e il cosiddetto esame di realtà) l'auto-terapia è difficile (ma non impossibile) così come avviene nella depressione e in altri disturbi psicotici (che sembra una parola bruttissima ma in realtà hanno un'incidenza + elevata di quanto si creda nella popolazione)
anche diversi bodybuilder soffrono di "anoressia inversa" e dismorfofobia (atleti enormi e tirati che si vedono sempre secchi e con la panza).. molti di noi attraversano fasi transitorie di depressione (o altre psicosi) ad esempio e ne escono in modo "naturale".
non so dirti come si possa fare autoanalisi e autoterapia perchè non ho esperienza diretta ma di sicuro avere altri interessi\passioni (anche una relazione di coppia) su cui investire le proprie energie aiuta molto a ridimensionare l'importanza che il cibo e l'aspetto estetico occupano nella nostra vita.
la palestra ha sicuramente un grande potenziale curativo finchè non si trasforma in ossessione o strumento per attuare comportamenti correttivi in seguito alle abbuffate.
non dico che tutti noi non siamo un pò "fissati" con l'estetica, il cibo e l'allenamento ma la differenza tra salute e malattia sta proprio nel punto in cui ci si colloca in un continuum tra le 2 condizioni, la malattia rende rigidi (rispetto alle situazioni), disadattati e comporta una sofferenza, la passione no
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