Ciao Paolo, verissimo quello che dici che è una scelta personale, però secondo te non è anche la società che ti spinge a fare certe cose per essere "accettato"?
Oppure nello sport professionistico se si vuole portare a casa un piato caldo è obbligatorio farlo se vuoi vivere, nel ciclismo (come in quasi tutti gli sport) se vuoi stare in gruppo e guadagnarti da vivere "DEVI" farlo, se no sei fuori e in mezzo alla strada.
Non è sempre una scelta esclusivamente personale.
Scusami le osservazioni, ma sono sicuro che le apprezzi anche se non sei d'accordo.




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