Bè , non puoi immaginarti quanto ti invidio! Bukowski praticamente è il mio punto di riferimento, il mio faro, e dell' America non mi è mai importato granchè, ma quando avrò un po' di soldi mi farò un bel pellegrinaggio in tutti quei posti di cui ho tanto letto e che sono curioso di vedere se corrispondono all' idea che me ne sono fatto...
Comunque è facile capire che le cose stanno come dici tu: quando un personaggio famoso non ti appare attraverso lo schermo ma te lo trovi davanti, solo questo basta a privarlo del suo stato di semi-divinità. Sarà per questo che alla fine gli unici che mantengono intorno a sè un alone di "misticismo" sono quelli che si ritirano dalle scene, iniziano a vivere isolati e non danno mai interviste, o quelli che muoiono giovani, tipo Marylin o James Dean...
Comunque, 4ca, se non hai letto niente di Bukowski, ti consiglio di farlo: deve essere molto divertente per te che stai lì ritrovare tutti quei posti che magari conosci bene, e poterli vedere attraverso gli occhi di un personaggio così unico, scoprire cosa è cambiato e cosa è rimasto uguale dagli anni 70... Ti consiglio di iniziare da "Storie di ordinaria follia", o magari da "Compagno di sbronze", o "Pulp"... Sono tutti bellissimi!