numeretto, non voglio difendere paolo ..perchè non c'è nulla da difendere ma soprattutto perchè proprio lui nn ha bisogno che altri prendano le sue veci..
però certe volte mi fa inca..are quando la gente leggendo una cosa non riesce a dare il giusto peso alle parole scritte.
il senso del pezzo è (almeno secondo come lo ho interpretato io):
1. squadra che vince non si cambia (= non ha senso riparare una cosa NON rotta, cioè se vi trovate bene con uno stile non è necessario forzarsi a cambiarlo perchè TEORICAMENTE meno vantaggioso di un altro)
è giusto variare, è giusto sperimentarsi, è giusto lo studio.. ma se sei mancino non devi necessariamente scrivere con la destra perchè i libri dicono che sia + comodo e funzionale.
2. all'inizio è necessario partire dalle BASI.
questo in tutti i campi
e per quanto riguarda la palestra.. in tutti i suoi aspetti.
c'è una tendenza generale a cercare la formula magica, il tecnicismo che ci porterà a diventare "+ grossi con meno fatica" "+ forti in meno tempo" .. "+ magri mangiando a + non posso con la dieta dissociata\chetogenica\dell'ananas" etc..
lo stacco sumo è OGGETTIVAMENTE + difficile del classico (complicato quasi quanto lo squat) ed è una variante studiata per valorizzare alcune caratteristiche fisiche o di schema motorio acquisito (dallo squat)..
ma se non si hanno ancora le basi e se non si maneggiano già certi carichi è assolutamente inutile ricercare la finezza tecnica.
sicuramente ad un principiante non si consiglia lo squat con stance wide o ultrawide (anche se tecnicamente potrebbe essere vantaggioso ridurre il ROM)
non si fa indossare la maglia da panca a chi non ha mai fatto panca in vita sua, nè si programma un ciclo di allenamento a % per chi non ha mai testato un massimale, non si insegna la tecnica di corsa di mennea a chi cammina a stento.
io perlomeno l'ho inteso così.



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