Riesumo questo post per aggiungere alcuni ulteriori spunti di riflessione, basati su anatomia ed esperienza.
Il pullover è un movimento a ROM ridotto, 90° con le braccia distese e diciamo 175° se si flette il gomito a 90° (usando il bilanciere).
E' un esercizio mitologico: allena i dorsali, allena il petto, allena il dentato, allarga il torace... tutto vero e tutto falso. Fatto sta che pur essendo un esercizio monoarticolare in senso stretto (estensione della spalla e basta), coinvolge in realtà la muscolatura del core, l'estrinseca del torace, il dorso... insomma, possiamo quasi consiederarlo come un esercizio di base.
Il lat pulldown al cavo invece amplia il movimento a 180°, ROM completo... così come qualsiasi pullover machine. Credo che sia esperienza comune, senza ricorrere all'emg, per accordare sul fatto che questo movimento faccia lavorare il grande dorsale, e che tale lavoro si senta principlamente nella seconda metà del movimento, dalla posizione orizzontale (braccia distese in avanti) a -90° (braccia lungo i fianchi).
Perché accade questo? Per la "torsione", se così possiamo chiamarla, in cui le fibre dei due muscoli in oggetto si inseriscono sull'omero.
In particolare risultano preallungate le fibre del grande pettorale, sorpattutto la parte alta, con il braccio addotto ed esteso, con un preallungamento maggiore rispetto al grande dorsale, che viene quindi reclutato in maniera minore.
A 0° le forze si equivalgono e sotto il vantaggio di leva gioca a favore del grande dorsale.
Personalmente includo il pullover nella routine del petto (fatto a braccia distese con manubrio) e il pulldown al cavo per il dorso.
Avessi una pullover machine... la inserirei in una scheda fullbody![]()



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