
Originariamente Scritto da
Cesare.G
Ragazzi ieri sera ho visionato gli esami relativi ad un paziente in cura presso un mio collega:
uomo, 42 anni, attività fisica moderata, 10 anni di dieta pseudo-metabolica (cioè percentuali simili alla metabolica, con un approccio ai carboidrati di sua invenzione). Apparentemente in forma.
Apparentemente.....
..... stato di chetosi clinico, reni in pessime condizioni, un fegato che urlerebbe dal dolore.
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Dunque ragazzi, ultimamente noto qui sul forum una quantità incredibile di nozioni varie e approcci a tipi di dieta simil-metabolica.
Non mi interessa discutere su quale dieta sia meglio di un'altra, su cosa funzioni e su cosa faccia male. Non ne usciremmo più.
Vorrei semplicemente porre l'attenzione sulla "pericolosità" che tutte queste informazioni possono indurre: parlate di modi, di quantità, vengono proposti schemi alimentari..... trovo questo atteggiamento veramente pericoloso per chi, leggendo questi post, decida di cambiare alimentazione senza nozioni scientifiche, senza esami clinici a supporto, senza specialisti che valutino caso x caso.
Quando un ragazzo chiede quali integratori debba assumere, la "voce del popolo", saggiamente, grida: "ehi, ma quali integratori! Prima inizia a mangiare bene e poi si vedrà."
Ottimo.
Perchè questo atteggiamento non lo leggo anche nei casi di diete? Perchè nessuno dice "prima fai un esame completo sangue/urine, fai un periodo di dieta preciso e torna a controllare gli esami"?
Oppure "questa è la dieta, ma fatti seguire da un medico".
Ragazzi, intendiamoci, con certi approcci alimentari a lungo termine ci si gioca la salute. Ed è un punto di non ritorno!
Chiedo solo di riflettere prima di scrivere "aumenta le proteine a 3g/Kg", oppure "abbassa i carbo al 20% e aumenta pro e fat".
Con quali competenze lo scriviamo?
Sappiamo che poi leggerà l'atleta "avanzato", ma anche lo sprovveduto ragazzino?
Cautela. Solo questo.
Il vostro rompiballe
CG
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