io ho interpretato diversamente il post di armando
cioè che non bisogna demonizzare nulla ma utilizzare intelligentemente gli strumenti a disposizione.. qualunque atleta, anche il + prudente e preparato, è esposto ad infortuni.
se si dovessero evitare del tutto i movimenti potenzialmente pericolosi non esisterebbe il gioco del calcio ad esempio, non parliamo del rugby.
non voglio fare l'avvocato di nessuno, ma io per esempio condivido l'idea espressa da armando in altre discussioni di manipolare gli allenamenti e sapersi allenare anche da infortunati piuttosto che fermarsi in attesa della completa guarigione.
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