Ciao, provo a risponderti in maniera sintetica ma esauriente al tempo stesso.

Il sistema del "carico a onda" nasce nel mondo del sollevamento e, come è successo spesso, viene poi esteso, copiato, mutuato o modificato per altri settori e specialità di allenamento con i pesi o dove i pesi siano comunque alla base della preparazione specifica.
Normalmente si parte scegliendo un numero prefissato di "serie" da eseguire (normalmente 3), ciascuna con un altrettanto prestabilito "carico" e conseguente numero di ripetizioni. Ogni gruppo di serie (set) costituisce l'"onda", da ripetersi appunto più volte (a ondate):in genere dalle 2 alle 4 volte per complessive 6/12 serie.
Naturalmente la scelta è indicativa ed è molto condizionalita dal livello dell'atleta, dalla sua anzianità di allenamento agonistica e, principalmente, dalla specialità oggetto della preparazione (12 serie di panca non equivalgono a 12 serie di stacco o di strappo, con certi parametri di carico presi a riferimento).
Un altro punto importante è la scelta del numero di ripetizioni da eseguire in ogni serie e, quindi, da ripetere per ogni "onda". Anche in questo caso la scelta è determinata dalle qualità che si intendono allenare (forza massimale, relativa ecc.), dagli obiettivi (competizione, ipertofia, allenamento di forza applicato ad un esercizio in periodo non competitivo, ecc) e, come sempre, dalla disciplina sportiva che si vuole migliorare.
A titolo esemplificativo, ti elenco alcuni tra i più diffusi metodi di applicazione del "carico a onda":
onda 3 - 2 - 1, normalmente usato per lo sviluppo della forza relativa in atleti di alcuni sport di potenza o forza massimale o esplosivi balistici;
onda 5 - 3 - 2, (anche 6 - 4 - 2) usato per l'allenamento delle qualità di forza in periodi non estremamente ravvicinati alla competizione;
onda 7 - 5 - 3, particolarmente rivolto ad atleti di sport di combattimento (es. lottatori) che intendano passare ad una categoria di peso superiore con guadagni in ipertrofia uniti all'irrinunciabile allenamento della forza.

E' chiaro che si tratta di proposte e semplificazioni che devono poi essere plasmate alla singola fattispecie dall'occhio attento del tecnico che decida di adottare il sistema di cui parliamo.
Normalmente sono previsti carichi di alta intensità rispetto al numero delle ripetizioni prescelto (es. 5x80% - 3x85% - 2x90% ed oltre) per cui è molto arduo superare la terza "onda": 3xn -4'rest- 2xn -4'rest- 1xn -4'rest- da ripetersi per 2 o 3 onde, per un totale di 6 o 9 serie.
Secondo Poliquin, che cita il sistema del carico a onda tra i suoi 10 metodi preferiti per l'allenamento della forza massima, tale sistema si basa sul principio allenante che lo scienziato tedesco D. Schmidtbleicher ha chiamato della "facilitazione neurologica post tetanica", in base al quale gli atleti considereranno la prima onda l'ostacolo più duro, per poi gradualmente assuefarsi (entro certi limiti, ti aggiungo io) e recepire le "onde" successive come più accessibili.
E', in ogni caso, da considerarsi un sistema di allenamento adatto ad atleti non principianti ed a strutture genetiche ben predisposte.

Spero di essere stato il più possibile chiaro ed esaustivo.
Un saluto.