Per monitorare il fatto di allenarsi in termini della famosa e cosiddetta fascia lipolitica, si ricorre normalmente all'uso di cardiofrequenzimetri.
Essi sono stati introdotti relativamente da poco nell'ambito sportivo, essendo stati ad esclusivo appannaggio di professionisti per il costo proibitivo dello strumento.
Progredendo la tecnologia di trasmissione dati senza fili (wireless), i costi dell'apparecchio si sono abbattutti ed acquistare un cardiofrequenzimetro attualmente comporta una spesa molto minore del centinaio di euro.
Perché è utile il cardiofrequenzimetro ?
Generalmente, essi riportano una serie di dati che sarebbe complesso sia monitorare sia tenere a mente, durante il WO aerobico, oppure memorizzare. Chiaramente sto parlando di cardiofrequenzimetri poco complessi o sofisticati. Altri, dal costo maggiore, hanno anche la possibilità di dialogo con il PC per il monitoraggio di programmi di allenamento e verifica sulla loro efficacia (addirittura, ultimamente sono in vendita abbinati a localizzatori GPS, ma se li utilizziamo nel salotto di casa, anziché nel deserto del Gobi, li vedo poco utili...).
Durante il WO, una volta attivato, il cardiofrequenzimentro riporta, con una certa frequenza di campionamento, la frequenza cardiaca registrata dalla fascia in dotazione da porre sul torace, mettendola in confronto con i range di frequenza precedentemente memorizzati (FCmax, In zone, low, high), eventualmente avvertendo con alarm sonori se siamo "sotto" o "sopra" la frequenza ottimale.
Quindi, al termine del WO, fornisce ulteriori dati relativi a tempi passati in fascia, sopra e sotto; oltre a ciò, registra le Kcal. bruciate ed i gr. di grasso utilizzati.
Sono convinto che il cardiofrequenzimetro sia utile, ma non indispensabile.
Perché:
- il calcolo delle frequenze è, normalmente, basato sui calcoli empirici (Età - 220), ma non sulle attuali condizioni individuali;
- il calcolo sulle Kcal. e sui gr. di grasso utilizzato è altrettanto empirico e, come tale, scarsamente attendibile.
E' evidente che, se abbiamo un minimo di sensibilità alle reazioni del nostro corpo (biofeedback o propriocezione), il cardiofrequenzimetro è superfluo.
Tuttavia, proprio per i costi piuttosto contenuti, l'acquisto di un tale surplus può essere considerato seriamente, già solo per avere un orologio da polso...
Poi, se vogliamo proprio "fare la pipì fuori dal vaso", ci si compra il Timex Ironman (che fra l'altro a me piace proprio un sacco !).



).
).
Rispondi Citando
Segnalibri