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BICIPITI: elementi di fisiologia e biomeccanica degli esercizi
Innanzitutto mi pare doveroso presentare i protagonisti del nostro articolo:
1. BICIPITE BRACHIALE
2. BRACHIALE (anteriore)
3. BRACHIORADIALE
I diversi esercizi svolti per il bicipite, sono in gran parte di tipo monoarticolare, come le flessioni dell'avambraccio, è comunque possibile allenare i muscoli anteriori del braccio, anche con movimenti di tipo multiarticolare, come le trazioni complete dell'arto superiore.
Flessione
Nei movimenti di flessione dell'avambraccio, il gomito è il perno centrale dell'azione, di conseguenza la resistenza applicata si trova a percorrere un movimento semicircolare.
Nella pratica questo movimento è associato a tutti gli esercizi conosciuti con il nome di curl, e può essere svolto con il bilanciere, con manubri o specifiche macchine.
Con questi esercizi è possibile ottenere un elevato isolamento per i muscoli anteriori del braccio, essendo questi gli indiscussi protagonisti del movimento.
Trazioni
Abbinando alla flessione dell'avambraccio lo spostamento in basso del braccio (adduzione e retropulsione) si realizza una rotazione contrapposta dei due segmenti, che permette alla resistenza di spostarsi in modo rettilineo.
Nella pratica troviamo questa tipologia di movimenti quando alleniamo i muscoli dorsali attraverso esercizi come il rematore e le diverse varianti di trazioni volte con lat-machine o alla sbarra.
Comunque anche cercando di modificare traiettorie e modalità esecutive, per spostare il lavoro sulle braccia, i bicipiti continuano a sostenere un lavoro secondario come accessori dei muscoli dorsali.
A differenza dell'estensione del gomito, la flessione è decisamente più complessa, in quanto nei 150° normalmente percorsi con gli esercizi con resistenze, si manifesta una diversa partecipazione dei tre muscoli principali, che interagiscono nel movimento in funzione del diverso angolo di inserzione distale sull'avambraccio.
Tenendo conto dei rispettivi bracci di leva e del rapporto tra le diverse masse muscolari, si osserva che nei primi 30-40° di flessione del gomito, prevale l'azione dinamica del brachioradiale, mentre per il bicipite la componente motrice si sviluppa tra i 45° ed i 90°; infine il brachiale anteriore, pur avendo un minor braccio di leva, ha una disposizione che gli consente di anticipare l'azione motrice dl bicipite, esercitando pero' una trazione nettamente inferiore in termini di forza.
Riportando questi concetti alla pratica, si deve tener conto che gli esercizi che hanno una maggior affinità con biomeccanica con le esigenze del bicipite brachiale, sono quelli nei quali la massima resistenza si produce nella parte centrale del movimento, per contrastare in modo efficace la loro componente motrice.
Suddivisione degli esercizi[
Gli esercizi di curl possiamo dividerli in 2 categorie:
1.esercizi principali
Sono i più rappresentativi in quanto evidenziano e distinguono i diversi rapporti articolari che il segmento omerale puo' assumere rispetto alla spalla, ed il conseguente impegno del bicipite brachiale, rispetto agli altri flessori agonisti.
Nella pratica si tratta del diverso posizionamento del corpo rispetto al braccio, che puo' essere disposto: sullo stesso piano, retroposto, anteposto.
In questi esercizi ci possono essere delle varianti per quanto riguarda la presa, impugnatura, modalità di esecuzione.
2.Esercizi complementari
Si tratta di esercizi più o meno pratici, caratterizzati da variazioni più consistenti alla meccanica del movimento base degli esercizi principali, si affiancano a questi, ma possono offrire una valida alternativa anche agli stessi esercizi principali.
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