Originariamente Scritto da
Dargor
Citazione da www.my-personaltrainer.it"
La dieta a punti è una strategia alimentare nata negli anni 70. La scelta dei menu quotidiani si basa infatti sul rispetto di un vincolo numerico, stabilito a priori in base al peso della persona. In relazione a tale parametro viene assegnato un certo credito di punti, che il soggetto dovrà poi spendere con razionalità durante la giornata. Così, per esempio, una donna di 60 kg può contare su un bonus di 18-24 crediti, mentre un uomo di 85 kg ne avrà a disposizione dai 24 ai 29. Ogni alimento costa un certo numero di punti, in relazione alle sue caratteristiche nutrizionali. Così, mentre alla maggior parte della verdure viene attribuito un punteggio pari a 0, una pizza ai 4 formaggi si porta via, in un sol boccone, ben 20 crediti. La dieta a punti fornisce una lunga e tabulata lista di alimenti, attribuendo ad ognuno di essi un dato punteggio.
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Di solito quando devo sverginare una nuova discussione sono molto "cattivo" e aggressivo nel mettere in dubbio tutto.
1° Credo di aver capito che la dieta da te postata sia la tua attuale dieta a punti, a leggere la citazione me la immaginavo diversa. Effettivamente non c'è una linea di principio da seguire ma viene lasciato libero arbìtrio all'interprete (cioè tu) della dieta: io l'avevo immaginata differente da te, tu differente da me. E' un pò la stessa non-linea di pensiero della non-dieta mediterranea (non è tratto dalla nonciclopedia eh eh). Detto questo dovresti comprendere che è un po difficile darti dei consigli su un'alimentazione che non ha principi se non i soliti vincoli algebrici che impongono quasi tutte le diete. Sei un sollevatore di peso?
Il primo di una lunga serie di difetti di questa dieta è lo stesso che Alphagamma descrisse in un post, te lo incollo:
La citazione si riferiva alla dieta a zona, ed in generale alle diete che impongono vincoli molto restrittivi.
Il secondo è, come si deduce dalla citazione, il fatto di vedere il cibo come un "cash" da meritare per sopperire al senso di fame. (qui sono cattivo) La cosa agonizzante è che tutta questa baldracca viene "data a bere" costruendo discorsi para-scientifici\pseudo-credibili. Chi lo ha detto che 24 è giusto e 25 è sbagliato? E se fò 26 muoio? Oh mamma ho fatto 23, ora non dimagrisco più...!
Riquoto un'altra cosa da sito suddetto, e cerco di farci un epilogo:
Citazione da www.my-personaltrainer.it"
...questo modello alimentare si presta ad errate interpretazioni. In altre parole, se una persona si limita ad osservare il vincolo dei punti senza acquisire le conoscenze necessarie per equilibrare al meglio i vari piatti, rischia di dar vita a menù fortemente sbilanciati
[1].
L’idea della dieta a punti, di per sé, non è malvagia; il fatto di attribuire un punteggio molto basso a frutta e verdura e molto alto a dolciumi e piatti elaborati è, per esempio, pienamente condivisibile.
[2]
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[1] Il tipo di dieta porta inevitabilmente a "sbilanciare" i nutrienti. C'è una tabella fissa coi punteggi di tutti i cibi, non viene considerata l'interazione tra essi (carico glicemico e via dicendo), non viene posta attenzione agli ormoni (grassi saturi, insaturi, omega, epa, dha,...). Non viene indicato quando una dieta a punti è bilanciata (sempre che lo possa mai essere). Bilanciata per chi? Bilanciata per cosa? Su quali basi?
Poniti queste domande, non prendere per oro colato tutto quello che leggi perchè ti dà un senso di scientificità che in realtà non ha.
[2] Questo ti dovrebbe far capire che alla fine, chi l'ha progettata non sapeva dove sbattere la testa. Ho osservato che in ogni dieta fatta a c*** (fatta in quel modo secondo il mio modesto parere) alla fine per pararselo ci dicono sempre "tanta frutta e verdura", come questi 2 gruppi di alimenti fossero il santo graal del dimagrimento. Discorso che porta ad un "difetto di sostanza": contano le Kcal invece che i nutrienti in generale. << Questo è un principio sbagliato seppur valido per "perdere peso" non lo è per la composizione corporea.
Infatto la dieta è stata fatta negli anni '70, e sgomitando di pregiudizio mi sento di affermare che in quegli anni nessuno sapeva niente di come ottimizzare l'alimantazione per ottenere dei progressi di qualsivoglia tipo. Erano anni di sperimentazioni, di fallimenti, di esordi, di successi, del doping e via dicendo.
----- Ora non sono più cattivo -----
Se ti piace continuare a seguirla fai pure, ma non pensare di fare una dieta particolare, stai semplicemente seguendo una comunissima dieta basata sulle Kcal. Le abbassi per "perdere peso" (muscolo e grasso), le alzi per guadagnarlo. Questi sono i principi degli anni '70. Chi è più vecchio di me può confermare o smentire che non si faceva distinsione tra perdere muscoli e perdere grasso, si sperava di perdere solo grasso ma poi accadeva l'opposto.
Personalmente la tua dieta non mi piace, e non importa che sia dieta a punti, con questo non voglio insinuare che non funzioni. Funziona suppongo, tutto funziona, basta abbassare le KCal e il peso si perde. Ma cosa pedi?
Abbassare Kcal per dimagrire funziona, ma se non ripartisci bene i nutrienti ti ritrovi con molto più grasso che muscoli (cioè catabolizzati).
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