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Discussione: Stacchi da terra: presa e tut

  1. #1
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    Predefinito Stacchi da terra: presa e tut

    Buonasera
    la mia esecuzione degli stacchi avviene con presa prona (credo sia questa; insomma dorso della mano rivolto verso l'esterno e non verso di me) e non tocco terra col bilanciere durante la discesa, ma resto continuamente sotto tensione.
    Secondo voi è opportuno toccare terra, fare una breve pausa (un secondo, neanche) e poi risalire?
    Inoltre la presa secondo voi va bene così o la mista ha effetti migliori dal punto di vista della postura? Grazie e buona serata

  2. #2
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    Negli stacchi da terra il bilanciere va appoggiato a terra con tutto il peso, ogni ripetizione va fatta come se fosse a se stante.
    Negli stacchi rumeni il bilanciere invece si fa un touch and go con il pavimento.
    In ogni caso deve sempre toccare il suolo.

    La presa doppia prona è la migliore in senso posturale, se usi carichi submassimali e ti scappa la presa prova la mista o l'uncinata.
    "The Force shall set me free"
    Credo Sith


  3. #3
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    ciao, l'esecuzione da te descritta non si configura come stacco da terra (che per ragioni comprensibili si riferisce alla versione in cui il bilancere parte dal terreno e viene riappoggiato ad ogni ripetizione) ma piuttosto come stacco rumeno.

    non si può dire se sia meglio l'una o l'altra versione, trattasi di esercizi simili ma con peculiarità differenti
    lo stacco da terra consente generalmente l'utilizzo di carichi maggiori e potenzia maggiormente la capacità di vincere l'inerzia del bilancere poggiato al suolo. Lo stacco rumeno invece sovraccarica maggiormente la fase eccentrica e, grazie anche alla tensione continua, dovrebbe rientrare più della versione da terra, tra gli esercizi "culturistici", anche se qualunque classificazione in questo senso lascia il tempo che trova.

    ti consiglio di dare una lettura all'articolo di Tonymusante sullo stacco da terra
    https://www.bbhomepage.com/forum/str...-proposta.html

  4. #4
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    ho postato insieme a palme
    non sono daccordo sul fatto che nello stacco rumeno il bilancere debba toccare necessariamente al suolo

  5. #5
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    Per me è meglio toccare (mantendo comunque la tensione), anche perchè si rischia di fare tutte le rep una diversa dall'altra.
    "The Force shall set me free"
    Credo Sith


  6. #6
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    vi ringrazio per le risposte, ora ho le idee più chiare
    @Somoja leggerò quanto prima l'articolo. Grazie

  7. #7
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    Dico la mia , anche se ne so meno degli "anziani" del forum.
    Per lo stacco rumeno, quoto Somoja quando lo descrive come un esercizio "culturistico " ( in certi casi od in tutti?).
    Per quanto riguarda lo stacco da terra ( che mi piace di più del rumeno ) , da quello che ho appreso .La variazione più consistente tra il "riappoggiare"/"non riappoggiare" dovrebbe dipendere dal riflesso miotatico, in quanto il "riappoggiare" il peso ( anche per un secondo circa) farebbe si che non ci sia lo stiramento necessario a far "scattare" tale riflesso ( adesso non penso sia il caso di scrivere altre cose che gli "anziani" già sanno ).
    Penso sia molto più difficile fare il tutto come uno stacco da terra PL : stacco e basta, senza eccentrica, cioè non "sorreggo " il peso scendendo, ma lo accompagno ( correggetemi se sbaglio), moglie e vicini permettendo ( si può sempre adottare un sistema artiginale per ammortizzare).
    Quindi, esecuzione senza "stop" = riflesso miotatico = sistema neurale "pronto" per vincere nuovamente una resistenza.

    D' altra parte, però, penso che il superare un certo numero di ripetizioni ( il Paolo che molti di voi conoscono , ma io no , dice 4) fatte in modo "continuo" con un peso "rilevante" , potrebbe essere molto stressante a livello neurale .
    Adotterei il modo "continuo" per uno stacco usato "bodybuildicamente" con carichi meno elevati e ,quindi, gestibili volontariamente anche in eccentrica.

    Detto questo, sono solo un principiante , accetto critiche e correzioni.

  8. #8
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    Ma il riflesso miotatico non avviene solo in casi di rapido allungamento muscolare? E la velocità del riflesso non dipende anche dal "fattore sorpresa"?
    Il mio diario: "Partire alla grande, crescere sempre, e mai guardarsi indietro":
    http://www.bbhomepage.com/forum/onli...nico-94-a.html

  9. #9
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    il fattore sorpresa non c'entra però è vero che il miotatico è tanto più efficace quanto maggiore è la velocità di allungamento
    per questo motivo se esegui i rumeni in modo corretto, a meno di invertire in modo esplosivo il senso del movimento, non sfrutterai molto questo tipo di facilitazione.
    esistono delle versioni dei rumeni, come il dimel deadlift, che utilizzano molto il riflesso miotatico, ma non è il nostro caso.

    le differenze tra i 2 esercizi possono essere molte e saranno più o meno evidenti in base allo stile di tirata o di esecuzione scelti
    RUMENI:
    - maggiore TUT
    - maggiore durata della fase eccentrica (questo in linea di massima, se si esegue un'eccentrica lenta nello stacco da terra la differenza è minima)
    - minore ROM (io scendo fin sotto le rotule o fino a metà tibia, nello stacco da terra parto da + in basso)
    - concentrica ed eccentrica sono pressochè identiche (la differenza è + marcata se nello stacco da terra si tende a sculare)
    - tensione continua e quindi maggiore ischemia dei tessuti, maggiore accumulo di acido lattico
    - maggiore stress sui muscoli paravertebrali che devono mantenere una contrazione isometrica per tutta la serie

    stacco da terra
    - minore TUT
    - eccentrica minima
    quindi meno danno muscolare, addirittura se ci si limita a riaccompagnare senza trattenere il peso l'esercizio può essere considerato "eccentricless", quindi più facile da recuperare, un pò come gli OL's ad incastro alto (powerclean, powersnatch, ma anche push press, push jerk), ottimi da alternare agli altri esercizi del PL che sovraccaricano molto la fase eccentrica (panca, squat).
    - maggiore ROM
    - maggiori carichi consentiti
    - più didattico sulla fase di riposizionamento e quindi sul setting (che deve essere riassunto ad ogni singola ripetizione)
    - maggiore lavoro isometrico per la catena cinetica posteriore nella fase di "stacco", quindi più adatto ad allenare l'esplosività da fermi, un pò come si verifica nella partenza per i 100m, meno le abilità di inversione, come avviene nel salto triplo o nella corsa

    queste sono le principali differenze che mi vengono in mente a primo acchitto
    poi chiaramente esistono gli ibridi, come lo stacco touch and go (a volte con rimbalzino), lo stacco da terra con eccentrica controllata, lo stacco rumeno dai rialzi e ROM aumentato, lo stacco con isometrica al ginocchio etc.

  10. #10
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    Citazione Originariamente Scritto da domenico94 Visualizza Messaggio
    Ma il riflesso miotatico non avviene solo in casi di rapido allungamento muscolare?

    Forse ti riferisci alla prova del martelletto?
    In questo caso, forza del calcio = velocità "colpo" , dovuto allo stiramento del muscolo.
    In realtà, il "riflesso di un muscolo" cresce in base anche al tempo ed all' intensità,in questo caso, del peso che stiamo tenendo e non sparisce subito ( altrimento col touch-and-go avremmo risolto), ma continua dopo che , sempre in questo caso, abbia lasciato il peso .
    L' effetto di contrazione non sparisce subito, le unità motorie "reclutate" per mezzo dei loro capi-neuroni ( non si chiamano così) si disattivano così come sono state chiamate in causa: gradualmente .


    E la velocità del riflesso non dipende anche dal "fattore sorpresa"?
    Scusate se ho scritto qualcosa di sbagliato (correggetemi), ma sono un pò di fretta ( il Capo è dietro come un condor che mi aspetta!)

  11. #11
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    Sinceramente non mi riferivo alla prova del martelletto, ma al fatto che il riflesso miotatico è velocità dipendente, quindi minore sarà il tempo impiegato per compiere la fase negativa, più forte sarà il riflesso miotatico.
    Il mio diario: "Partire alla grande, crescere sempre, e mai guardarsi indietro":
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  12. #12
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    Citazione Originariamente Scritto da domenico94 Visualizza Messaggio
    Sinceramente non mi riferivo alla prova del martelletto, ma al fatto che il riflesso miotatico è velocità dipendente, quindi minore sarà il tempo impiegato per compiere la fase negativa, più forte sarà il riflesso miotatico.
    ok. avevo capito male .

  13. #13
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    ho iniziato la risposta prima del tuo post e l'ho completata dopo, causa prole .

  14. #14
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    Error
    Ultima modifica di Mannaggia!; 22-09-2013 alle 10:42 PM Motivo: error

  15. #15
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    alcune considerazioni e/o accorgimenti che ho portato al mio stacco negli ultimi tempi
    resto piuttosto scarsetto in questo esercizio però miglioro piano piano e per fortuna non mi sono piu infortunato
    se puo essere utile...


    sbagliatissimo non considerare l'eccentrica come parte dell'alzata a meno di non essere dei fenomeni
    in ogni caso il bilanciere non deve arrivare a terra in maniera per cui si generino tensioni di riflesso sulla colonna.

    le 2 strade di approccio alla serie sono invece entrambe valide

    o faccio una serie di n-ripetizioni come se fossero n-singole, ma ATTENZIONE a riprendere il setup ogni volta, non abominii con il rimbalzetto che sfondano la schiena (vale sempre la considerazione fatta in precedenza)

    o controllo la discesa arrivando a sfiorare in pavimento (anche 2 cm sopra va benissimo) e riparto; sarà forse meno estetico e indubbiamente più impegnativo sia a livello fisico che mentale, ma può dare buone soddisfazioni a livello di qualità dell'esecuzione

    sebbene nel primo dei due casi possa sembrare che ci sia una maggiore cura alla porzione iniziale dell'alzata nella realtà se si fanno le cose ad hoc anche nel secondo la partenza riceve le stesse attenzioni del primo (al pelo del pavimento sono praticamente fermo e da li riparto)
    la gravità è costante, io posso diventare piu forte

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