Sarò breve: durante l'allenamento mi capita di accusare un dolore all'avambraccio (più frequentemente al sinistro, ma talvolta anche al destro) che mi impedisce, poi, di proseguire con gli altri esercizi.
Proverò a spiegarmi meglio. Mettiamo ad esempio che io stia facendo croci (da terra, su panca piana o su panca inclinata) con un carico abbastanza elevato: la contrazione dell'avambraccio per sorreggere il peso è tale da far sì che già dopo 2 serie questo si infiammi e mi impedisce di continuare con le ultime serie.
Faccio un altro esempio: di recente ho fatto come primo esercizio (era un giorno blando) curl bicipiti su panca scott. In quell'esercizio - si sa - l'avambraccio è molto stimolato, a tal punto che... essendo arrivato più volte a cedimento si è infiammato (non so se sto usando questo termine in maniera corretta) e non sono riuscito più a fare esercizi che implicassero una presa di manubri. Infatti, tutte le volte che mi viene questo dolore è come se non riuscissi più ad avere forza nella presa.
Ho chiesto il parere in sala all'istruttore e mi ha detto che il motivo può essere legato ad una debolezza dell'avambraccio (in particolar modo del sinistro, essendo io destro). Questa debolezza si manifesta nel fatto che ormai mi alleno con carichi che sono sufficientemente sopportati dalla stragrande maggioranza dei gruppi muscolari, ma non dagli avambracci che, invece, sono sottosviluppati.
Nel caso delle croci, infatti, questa ipotesi avrebbe il suo senso: il peso che uso per le croci è sopportabile da spalle e petto (coinvolte nell'esercizio), ma non dagli avambracci che fanno una fatica immensa per reggere i manubri.
Non a caso, infatti, se facessi croci con la metà del peso... questo dolore non lo avvertirei.
Rimedi?
La diagnosi è corretta?
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