Buonasera.
Sono un ragazzo di 27 anni e ho una lieve scoliosi destro convessa del rachide toracico, collegata probabilmente ad una lieve asimmetria del bacino per risalita dell'emibacino di destra.
Per questo motivo (nonostante accusi molto di rado dei dolori alla schiena), allenandomi cerco di non caricare troppo la colonna vertebrale.
Essendomi informato un po' sulla biomeccanica, la resistenza della colonna (R) alle forze di compressione è data dal numero delle curve al quadrato, più 1: R=(n°curve^2+1).
Pertanto, le normali 3 curve (cervicale, dorsale, lombare) danno un indice di 10 = (3^2+1). Due curve, invece, danno un indice di 5 = (2^2+1).
Quindi, sedendosi (retroversione del bacino con inversione del tratto lombare: una curva in meno) la resistenza della colonna diminuisce.
Alla luce dei fatti, il military press con bilanciere esercita una compressione sul rachide inferiore se eseguito in piedi.
Questo vale nel caso di una colonna sana; dunque il discorso è ancora più delicato nel caso di una scoliosi.
Sul web ho trovato alcuni articoli nei quali, in presenza di scoliosi, al posto del military press in piedi viene consigliato un military press con manubri, alternato:
"se si eseguono solitamente le distensioni in alto con due manubri da 20kg, il carico totale sulla schiena sarà di 40kg, quello sui muscoli agonisti di spalle e braccia di 20kg. Eseguendo l’esercizio un lato per volta, il carico sui muscoli agonisti rimane di 20kg, ma quello sul rachide si dimezza passando da 40kg a 20kg".
Volevo chiedervi: siete d'accordo con questo discorso? Non andrebbe a generare un'eccessiva torsione la versione con manubri unilaterale?
In alternativa, quali esercizi per i deltoidi consigliate in caso di scoliosi, scaricando il più possibile il rachide?
Vi ringrazio in anticipo.
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