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Discussione: Variazioni sul tema: il ciclo russo

  1. #1
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    Predefinito Variazioni sul tema: il ciclo russo

    Chiunque sollevi ghisa con un minimo di coscienza e voglia di informarsi finirà prima o poi per imbattersi in questo monumentale programma di allenamento: il fatidico “ciclo russo”.
    Punti forti di questo programma? La compattezza e la semplicità di memorizzazione, percentuali tonde e semplici, progressione lineare senza numeri di set assurdi.
    Punti deboli? Non lo si chiude. A meno che non venga svolto da un principiante ancora in fase di decollo ma in quel caso bisognerebbe valutare se effettivamente questa possa essere la scelta migliore, se proprio una progressione di “forza” la si vuole fare.
    Conclusioni? Non è il miglior programma di allenamento, ma per il palestrato che non ha mai masticato progressioni, quello che tendenzialmente cambia scheda una volta ogni 3 settimane senza seguire una logica ben precisa in ciò che fa, potrebbe risultare un primo approccio alle progressioni abbastanza morbido e digeribile.
    Tuttavia si sono dovute spesso effettuare delle modifiche rispetto al programma originale che, racchiuso e compattato in sole 6 settimane diventava veramente insostenibile per chiunque, ragion per cui è spesso stato associato al doping. Ed infatti la versione più conosciuta di questo programma è già una variazione rispetto all’originale, la cui progressione è spalmata su 9 settimane invece che 6, inoltre quest’ultima è stata applicata anche allo stacco inizialmente escluso dal programma nella sua versione iniziale.
    Il ciclo risulterebbe quindi così strutturato:

    A B C
    Squat Stacco Squat (seduta di assistenza)
    Panca (seduta di assistenza) Panca variante Panca



    Dove nella seduta di assistenza si tiene un 6x2@80% per l’intera durata del ciclo, mentre nella seduta target si utilizza la seguente progressione:

    Set/reps Carico
    6x3 80%
    6x4 80%
    6x5 80%
    6x6 80%
    5x5 85%
    4x4 90%
    3x3 95%
    2x2 100%
    Test



    Va specificato che lo stacco non ha una seduta di assistenza e che complementari devono essere 1-2 al massimo per seduta, mentre per la variante della panca in seduta B si predilige la Military press o tuttalpiù una panca alta.
    Come anticipato prima il problema di questo ciclo è che difficilmente lo si potrà chiudere, fa già paura il pensiero di dover fare un 6x6@80% (per di più alla quarta settimana!) ma ancora peggio un 2x2 con il vecchio massimale! La paura viene un po’ smorzata dal fatto che il massimale di riferimento per il calcolo delle percentuali non dovrebbe essere il massimale reale ma un massimale teorico che corrisponda a circa il 90-95% del massimale da gara, ma vi assicuro che rimane comunque molto problematico arrivare vivi alla fine, se poi speriamo di restare tecnici nelle esecuzioni beh…
    Ed è proprio questo il motivo per cui su questo “tema” hanno scritto in tanti, le versioni che personalmente ritengo degne di nota sono quelle di Leviatano e IronPaolo che invito a leggere e provare, ma quella che vi propongo adesso sarà la mia personale variazione alla quale farò seguire le motivazioni delle mie scelte.
    Questo è lo split:
    A B C
    Squat Stacco Squat (seduta di assistenza)
    Panca (seduta di assistenza) Military press Panca
    Trazioni Rematore bilanciere Trazioni
    Good morning Curl bilanciere Parallele



    Cosa assolutamente fondamentale: le esecuzioni! Squat rigorosamente sotto al parallelo, panca piana con o senza fermo (meglio col fermo però) ma assolutamente senza rimbalzo (esecuzione FIPE per intenderci), stacco con riposizionamento ogni ripetizione (c..zo se si chiama stacco “da terra” dovete farlo arrivare a terra quel fot….simo bilanciere! E anche qui niente rimbalzi!).
    Come vedete ho conservato la versione iniziale intatta, anche la seduta di assistenza di squat e panca rimane 6x2@80% (se la panca piana la eseguite con il fermo al petto, questa seduta sarà l’occasione per effettuare dei fermi più lunghi, ad esempio partite da un classico fermo da 1” e provate a fare fermi man mano più lunghi, fino ad arrivare a 4”, tempo in cui viene totalmente annullato l’effetto di stretch reflex), ho inoltre inserito i complementari che personalmente ritengo più utili, successivamente dirò anche come affrontarli.
    Le progressione da applicare alle sedute target invece sono queste:

    Squat/Panca Stacco Carico
    6x3 10x1 80%
    5x4 6x2 80%
    4x5 5x3 80%
    3x6 4x4 80%
    4x6 3x5 80%
    5x6 4x5 80%
    6x6 5x5 80%
    5x5 4x4 85%
    4x4 3x3 90%
    3x3 2x2 95%
    2x2 3x1 100%
    Test



    Come potete notare ho inserito due progressioni diverse per squat/panca e stacco, perché quest’ultimo predilige sicuramente un numero di ripetizioni inferiori che in ogni caso saranno alzate fino a 5 per conservare l’impegno metabolico richiesto dalla versione del programma che abbiamo preso come riferimento, ma senza esagerare (ricordiamo che lo stacco non era comunque previsto nel programma originale).
    Inoltre il ciclo viene allungato di 3 settimane; noterete come sia praticamente intatta la fase di intensificazione (5x5, 4x4, 3x3 ecc.) mentre il grosso del lavoro di variazione riguarda la fase di accumulo. Il programma originale passava da 6x3 a 6x6 in sole 4 settimana facendo decollare il volume delle sedute e la densità delle serie in un tempo decisamente ristretto. Ho così inserito una fase di pre-condizionamento nella quale lasciando invariato il volume (18-20 alzate) quella che aumenta è la densità (si passa da 3 a 6 ripetizioni per serie), mentre nella successiva fase avviene l’esatto opposto, ovvero lasciando invariate il numero di ripetizioni per serie aumenta il numero di quest’ultime consentendo di accumulare volume soltanto dopo essersi adattati all’impegno metabolico richiesto dalle 6 ripetizioni all’80%.
    Tutto questo vale anche per lo stacco dove però il buffer iniziale è stato lasciato appositamente più ampio allo scopo di non degradare già dall’inizio la tecnica.
    In questa fase i tempi di recupero dovrebbero mantenersi attorno ai 2’ nelle prime 3 settimane, fino ad un massimo di 3-4’ nelle settimane da 4 a 7.
    Nella successiva fase di intensificazione la scheda si mantiene perfettamente identica alla versione di riferimento. Sensate sono le critiche che accusano questa fase come troppo drastica nel calo del volume, ciò potrebbe far perdere lo stato di fitness a discapito della performance, e che magari lo stesso volume sarebbe più corretto accumularlo con maggior serie con più buffer iniziale, ma in realtà questo approccio si attiene al senso di sfida che è celato dietro questo programma.. Insomma quando si arriva in palestra sapendo di dover fare un 3x3@95% è anche giusto doversi un po’ ca..re sotto, quel tanto che basta per mettere in circolo un po’ di adrenalina!
    Nello stacco potrete notare come tutta la fase di intensità sia invece traslata di un 5% in meno (il 5x5 è all’80% invece che all’85% e così via…), mentre ho aggiunto un 3x1 finale con la quale dovreste cercare di gestire il vostro massimale.
    Per quanto riguarda le percentuali vi consiglio di calcolarle con dei massimali sottostimati del 5%. Oppure in linea di massima togliete 5 kg nella panca e 10 in squat e stacco. Sono dei numeri indicativi che funzionano bene fino a quando avrete dei massimali di panca attorno a 80-120 kg e di squat e stacco attorno ai 130-180 kg.
    Per i complementari tenetevi nel range delle 2-4 serie da 6-12 reps; per quanto riguarda le trazioni, se non siete molto pratici vi rimando a questo articolo: https://www.bbhomepage.com/forum/teo...ncipianti.html

    La settimana del testa fate:
    A: squat e panca 3x1@85%
    B: squat e panca 5x3@60%
    C: Test!

    Raccomandazioni: questo non è un programma per intermedi o avanzati, il programma si rivolge al palestrato medio che abbia intenzione di fare un ciclo di forza, a principianti che hanno già una buona dimestichezza con le esecuzioni anche a carichi elevati e che vogliono provare ad avere una marcia in più aumentando i loro massimali. Se siete dei powerlifters con un’anzianità di allenamento superiore ai 12 mesi, questo programma ve lo sconsiglio totalmente.
    Detto questo, buon allenamento a tutti!
    "...e poi il limite diventa il cielo." (L. Simmons)
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  2. #2
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    Dragon....questo articolo non è tuo, giusto? Che io ricordi è di IronPaolo (al secolo Paolo Evangelista).
    Ora, a prescindere che su questo forum è stato senz'altro già postato e chi desiderasse leggerlo può farlo cercando in archivio (o in evidenza) senza aspettare il tuo intervento, considerando che Paolo è stato per anni nostro utente e collaboratore del forum, in ogni caso buona creanza e correttezza imporrebbero di citare perlomeno l'autore di un articolo che non abbiamo pensato ne scritto ma del quale, senza il minimo sforzo di impostazione e stesura, ci siamo solo preoccupati di copia incollare.
    Se non citi l'autore, oltre a non dare giustizia a chi ha il reale merito di creazione dell'opera, dai l'impressione - magari non rispondente alla reale intenzione - di voler millantare un credito tecnico e letterario che non ti appartiene.
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  3. #3
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    Citazione Originariamente Scritto da Tonymusante Visualizza Messaggio
    Dragon....questo articolo non è tuo, giusto? Che io ricordi è di IronPaolo (al secolo Paolo Evangelista).
    Ora, a prescindere che su questo forum è stato senz'altro già postato e chi desiderasse leggerlo può farlo cercando in archivio (o in evidenza) senza aspettare il tuo intervento, considerando che Paolo è stato per anni nostro utente e collaboratore del forum, in ogni caso buona creanza e correttezza imporrebbero di citare perlomeno l'autore di un articolo che non abbiamo pensato ne scritto ma del quale, senza il minimo sforzo di impostazione e stesura, ci siamo solo preoccupati di copia incollare.
    Se non citi l'autore, oltre a non dare giustizia a chi ha il reale merito di creazione dell'opera, dai l'impressione - magari non rispondente alla reale intenzione - di voler millantare un credito tecnico e letterario che non ti appartiene.
    Tony questo articolo è mio, è una mia variazione sul ciclo russo, basta che la confronti con quella di Paolo per vedere che sono due lavori completamente diversi. Non avrei mai copiato il lavoro di un altro, a maggior ragione quello di Paolo che stimo e ammiro con tutto me stesso per tutto ciò che dice e fa.
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  4. #4
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    ok , se mi assicuri questo, sbaglierò io e, se è così, sto. L'infrazione in tal caso non avrà alcun seguito ne valore
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  5. #5
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    Citazione Originariamente Scritto da Tonymusante Visualizza Messaggio
    ok , se mi assicuri questo, sbaglierò io e, se è così, sto. L'infrazione in tal caso non avrà alcun seguito ne valore
    si ma che cosa significa? prima vengo fatto passare per copione e buffone e poi si verifica se la tua ipotesi è corretta? è modo di trattare la gente questo?
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  6. #6
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    Allora, se ho sbagliato, ti chiedo scusa in pubblico e ti assicuro che l'infrazione di un punto avrà valore zero.
    Cosa dovrei fare più di questo?
    Mi sembrava sufficiente aver ammesso lo sbaglio, prima ancora di verificare e solo in base alla tua parola. Se poi così non è, valutiamo insieme e comunque nessuno ti ha fatto passare per buffone, quindi mantieni la calma ed il sangue freddo.
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  7. #7
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    Citazione Originariamente Scritto da Tonymusante Visualizza Messaggio
    Allora, se ho sbagliato, ti chiedo scusa in pubblico e ti assicuro che l'infrazione di un punto avrà valore zero.
    Cosa dovrei fare più di questo?
    Mi sembrava sufficiente aver ammesso lo sbaglio, prima ancora di verificare e solo in base alla tua parola. Se poi così non è, valutiamo insieme e comunque nessuno ti ha fatto passare per buffone, quindi mantieni la calma ed il sangue freddo.
    Tony sono calmissimo ma permettimi di farti notare che una prossima volta sarebbe più giusto verificare bene e successivamente accusare. Per quanto riguarda la tua verifica, oltre alla mia parola, puoi benissimo far leggere l'articolo a Paolo, saprà darti tutte le motivazioni per cui sono due lavori diversi. Comunque scuse accettate e nessun problema
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  8. #8
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    Allora, mettiamola così:
    il tuo articolo nell'esposizione, nei contenuti e nell'incipit ad un anziano scrittore e cultore della materia come il sottoscritto ricorda qualcosa di già letto, sia pur a terminologia variata.
    Il primo nome che mi è venuto in mente è IronPaolo ma , se leggi bene, ho fatto una domanda, non avevo la certezza ed ho beneficiato del dubbio del ricordo.
    Rimane però il fatto che laddove non ci sia un post classico con domande e riflessioni ma un vero e proprio articolo sarebbe bene citare l'autore o presentarlo/presentarsi (uso appunto, per il tuo caso, il riflessivo), chiunque esso sia.
    Questo per permettere al lettore di capire chi è che parla non più da utente/appassionato/neofita ma con cognizione di causa e poter quindi fare determinate valutazioni e trarne le conseguenze. Non a caso è stata creata la sezione articoli.
    Ora anche io scrivo articoli e, aldilà del mio nick, stante appunto la pretesa di scriverli, chi legge da anni sa che sono Giovanni D'Alessandro e questo affinché possa verificare o regolarsi anche all'esterno sull'attendibilità di quanto scrivo, dal momento che ho appunto la pretesa di scrivere un articolo.
    Tu in presentazione ti sei presentato dicendo che Dragon...si chiama Dragon e questo, in pratica, è una sorta di tautologia . Nello scrivere l'articolo poi non citi l'autore come si converrebbe, perlomeno per nome o con qualche nota che lo caratterizzi, quale che sia detto autore, fossi pure te stesso.
    Da qui probabilmente l'equivoco ed il vizio del moderatore di dubitare al fine di chiarire.
    Per concludere e rinnovandoti le mie scuse ti domando, per pura curiosità: ti chiami Alessandro?
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  9. #9
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    Citazione Originariamente Scritto da Tonymusante Visualizza Messaggio
    Allora, mettiamola così:
    il tuo articolo nell'esposizione, nei contenuti e nell'incipit ad un anziano scrittore e cultore della materia come il sottoscritto ricorda qualcosa di già letto, sia pur a terminologia variata.
    Il primo nome che mi è venuto in mente è IronPaolo ma , se leggi bene, ho fatto una domanda, non avevo la certezza ed ho beneficiato del dubbio del ricordo.
    Rimane però il fatto che laddove non ci sia un post classico con domande e riflessioni ma un vero e proprio articolo sarebbe bene citare l'autore o presentarlo/presentarsi (uso appunto, per il tuo caso, il riflessivo), chiunque esso sia.
    Questo per permettere al lettore di capire chi è che parla non più da utente/appassionato/neofita ma con cognizione di causa e poter quindi fare determinate valutazioni e trarne le conseguenze. Non a caso è stata creata la sezione articoli.
    Ora anche io scrivo articoli e, aldilà del mio nick, stante appunto la pretesa di scriverli, chi legge da anni sa che sono Giovanni D'Alessandro e questo affinché possa verificare o regolarsi anche all'esterno sull'attendibilità di quanto scrivo, dal momento che ho appunto la pretesa di scrivere un articolo.
    Tu in presentazione ti sei presentato dicendo che Dragon...si chiama Dragon e questo, in pratica, è una sorta di tautologia . Nello scrivere l'articolo poi non citi l'autore come si converrebbe, perlomeno per nome o con qualche nota che lo caratterizzi, quale che sia detto autore, fossi pure te stesso.
    Da qui probabilmente l'equivoco ed il vizio del moderatore di dubitare al fine di chiarire.
    Per concludere e rinnovandoti le mie scuse ti domando, per pura curiosità: ti chiami Alessandro?
    Non mi chiamo Alessandro, non ci conosciamo. Capisco tutto ciò che hai detto, ma io ho semplicemente condiviso un metodo di allenamento per come lo vedo io. Che più questo abbia preso la forma di un articolo è un altro discorso, ma non ha la presunzione di essere un articolo che vuole insegnare qualcosa a qualcuno. È solo una mia condivisione attraverso il mezzo della discussione su un forum, e quando si inizia una qualsivoglia discussione si da per scontato che l'autore è l'utente che l'ha iniziata. Perciò penso basti questo.


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  10. #10
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    Citazione Originariamente Scritto da Dragon17 Visualizza Messaggio
    ...... È solo una mia condivisione attraverso il mezzo della discussione su un forum, e quando si inizia una qualsivoglia discussione si da per scontato che l'autore è l'utente che l'ha iniziata. Perciò penso basti questo.


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    Capisco ed in teoria dovrebbe bastare se si trattasse effettivamente di una richiesta di parere o di una generica proposta di lavoro.
    Quando tuttavia il post assume i connotati di riflessione ed approfondimento od interpretazione analitica di un metodo di allenamento, con tanto di pubblicità del proprio blog in firma, ove appunto tali articoli (pardon, condivisione di discussioni ) sono raccolti quasi nello stesso ordine cronologico di pubblicazione sul forum, in diversi ancorché specifici campi della teoria dell'allenamento sportivo, guarda caso con tanto di indirizzo e-mail dove poter contattare l'anonimo autore magari al fine di richieste di delucidazioni, consigli e pareri (volontari e gratuiti, beninteso), è difficile non definirli articoli o trattati di settore con pretesa didattica, critica o quanto meno di proposta allenante competente e professionale (non necessariamente professionista).
    In questo caso allora, fermo restando la veridicità dell'assunto del fatto che l'autore del post o discussione " sia lo stesso utente che l'ha iniziata" o che l'ha scritto, sarebbe interessante ed opportuno capire proprio chi è questo utente, quale autorevolezza e requisiti abbia per farlo e quindi quale affidabilità e garanzia, sia pur teorica e pur sempre generale, possa fornire agli ignari utenti neofiti che leggono.
    Questa è la differenza tra lo scrivere su di un forum, che è comunità vasta ma delimitata con regole e garanzie erga omnes ed andare in chat o postare su fb, ove non sussistono moderatori e amministratori vigili e presenti.
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  11. #11
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    Citazione Originariamente Scritto da Tonymusante Visualizza Messaggio
    Capisco ed in teoria dovrebbe bastare se si trattasse effettivamente di una richiesta di parere o di una generica proposta di lavoro.
    Quando tuttavia il post assume i connotati di riflessione ed approfondimento od interpretazione analitica di un metodo di allenamento, con tanto di pubblicità del proprio blog in firma, ove appunto tali articoli (pardon, condivisione di discussioni ) sono raccolti quasi nello stesso ordine cronologico di pubblicazione sul forum, in diversi ancorché specifici campi della teoria dell'allenamento sportivo, guarda caso con tanto di indirizzo e-mail dove poter contattare l'anonimo autore magari al fine di richieste di delucidazioni, consigli e pareri (volontari e gratuiti, beninteso), è difficile non definirli articoli o trattati di settore con pretesa didattica, critica o quanto meno di proposta allenante competente e professionale (non necessariamente professionista).
    In questo caso allora, fermo restando la veridicità dell'assunto del fatto che l'autore del post o discussione " sia lo stesso utente che l'ha iniziata" o che l'ha scritto, sarebbe interessante ed opportuno capire proprio chi è questo utente, quale autorevolezza e requisiti abbia per farlo e quindi quale affidabilità e garanzia, sia pur teorica e pur sempre generale, possa fornire agli ignari utenti neofiti che leggono.
    Questa è la differenza tra lo scrivere su di un forum, che è comunità vasta ma delimitata con regole e garanzie erga omnes ed andare in chat o postare su fb, ove non sussistono moderatori e amministratori vigili e presenti.
    non ho ben capito se c'è qualche regola che ho violato, basta dirlo. Il link in firma mi è stato consentito da un amministratore perchè non è un link attivo.
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  12. #12
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    Capisco ed in teoria dovrebbe bastare se si trattasse effettivamente di una richiesta di parere o di una generica proposta di lavoro.
    Quando tuttavia il post assume i connotati di riflessione ed approfondimento od interpretazione analitica di un metodo di allenamento, con tanto di pubblicità del proprio blog in firma, ove appunto tali articoli (pardon, condivisione di discussioni ) sono raccolti quasi nello stesso ordine cronologico di pubblicazione sul forum, in diversi ancorché specifici campi della teoria dell'allenamento sportivo, guarda caso con tanto di indirizzo e-mail dove poter contattare l'anonimo autore magari al fine di richieste di delucidazioni, consigli e pareri (volontari e gratuiti, beninteso), è difficile non definirli articoli o trattati di settore con pretesa didattica, critica o quanto meno di proposta allenante competente e professionale (non necessariamente professionista).
    In questo caso allora, fermo restando la veridicità dell'assunto del fatto che l'autore del post o discussione " sia lo stesso utente che l'ha iniziata" o che l'ha scritto, sarebbe interessante ed opportuno capire proprio chi è questo utente, quale autorevolezza e requisiti abbia per farlo e quindi quale affidabilità e garanzia, sia pur teorica e pur sempre generale, possa fornire agli ignari utenti neofiti che leggono.
    Questa è la differenza tra lo scrivere su di un forum, che è comunità vasta ma delimitata con regole e garanzie erga omnes ed andare in chat o postare su fb, ove non sussistono moderatori e amministratori vigili e presenti.
    un forum innanzitutto è un luogo di discussione, se avessi avuto la pretesa di essere chissà chi allora avrei postato un articolo. Questa è una discussione, che ha dei caratteri di riflessione, ma in ogni caso è solo il mio parere condiviso con chiunque abbia voglia di confrontarsi e opporsi o condividere.
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